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Eco sisma bonus, tutto quel che bisogna sapere

da | Set 26, 2019 | Rubriche | 0 commenti

Eco sisma bonus, tutto quel che bisogna sapere. Lo studio dell’architetto Malaguti di Concordia ci aiuta a capire cosa bisogna fare per ottenerlo.

I punti focali sono i seguenti:

  1. SOGGETTI A CUI E’ RIVOLTO: singole unità abitative e di pertinenza e parti comuni ricadenti nelle zone sismiche 1, 2 e 3:
    • Condomini;
    • Micro condomini: gli edifici con due sole unità immobiliari (c.d. condominio minimo) dove siano presenti delle parti in comune come per es. il tetto o il muro divisorio; le case a schiera che abbiano in comune servizi o impianti (strade d’accesso, fornitura comune di acqua e corrente elettrica, piscina ecc.) ovvero anche elementi costruttivi; 
  2. INTERVENTI: volti congiuntamente alla riduzione del rischio sismico e alla riqualificazione energetica;
  3. AGEVOLAZIONE FISCALE: consente a privati (persone fisiche, società di persone, imprenditori individuali, professionisti) e società (società di capitali ed enti) di detrarre dall’IRPEF o dall’IRES una parte delle spese sostenute, dal 1 gennaio 2018 al 31 dicembre 2021, per interventi di messa in sicurezza statica ed efficientamento energetico delle abitazioni e degli immobili a destinazione produttiva situati nelle zone ad alta pericolosità sismica;
  4. MISURA DELLA DETRAZIONE:
    • 80%, se gli interventi determinino il passaggio ad 1 classe di rischio sismico inferiore;
    • 85%, se gli interventi determinino il passaggio a 2 classi di rischio sismico inferiori.
NOVITA’: Cessione del credito d’imposta: I contribuenti che effettuano lavori in casa finalizzati al miglioramento energetico o alla riduzione del rischio sismico possono cedere il credito della detrazione ai fornitori che hanno effettuato gli interventi ovvero ad altri soggetti privati, con facoltà di successiva cessione.
I
n sostanza, il contribuente:

  • riconosce al fornitore solamente la parte eccedente alla percentuale di detrazione;
  • Beneficia dell’erogazione in un’unica soluzione della detrazione riconosciuta (dal 50% e fino all’85%) e non, come vuole la norma, in 10 rate annuali di pari importo. Sarà il cessionario al quale è stato attribuito il credito d’imposta a poter utilizzare l’importo riconosciuto in compensazione, in dieci rate di pari importo;
  • NO TAX AREA: anche i soggetti che non pagano l’Irpef possono quindi godere della detrazione cedendo il credito corrispondente alla detrazione spettante anche ad istituti di credito e ad intermediari finanziari, possibilità preclusa in tutti gli altri casi.

 

 

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