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Gd provincia Modena, Matteo Manni eletto nuovo segretario

da | Set 18, 2019 | Camposanto | 0 commenti

Il Congresso provinciale dei Giovani Democratici modenesi si è concluso con l’elezione all’unanimità del nuovo segretario, Matteo Manni, 24 anni, studente del corso di laurea magistrale in ingegneria informatica presso l’Università di Modena. Ecco la sua prima dichiarazione:

“Essere segretario della Federazione di Modena dei Giovani democratici è per me un’immensa emozione. Ormai da tre anni faccio parte della giovanile e in questo lasso di tempo questa comunità mi ha dato tantissimo, avendomi dato già a partire dal primo incontro l’impressione di un ambiente vivo, in grado di accogliere e di dare opportunità a tutti coloro che vogliano impegnarsi e fare militanza politica insieme ad altri loro coetanei.

Ora è il tempo di ripagare la fiducia ricevuta già dagli anni precedenti, in cui Alessandro Poggi, che ringrazio infinitamente, mi ha scelto come suo vicesegretario, impegnandomi per assicurare a tutti i ragazzi e le ragazze che da qui in avanti si avvicineranno alla giovanile di trovare lo stesso spirito che, quel giorno di dicembre, mi convinse a impegnarmi nei Giovani democratici e che continuai a sentire dei mesi e negli anni seguenti. Detto ciò, il lavoro da fare è tanto: abbiamo indetto il Congresso quando eravamo una giovanile di opposizione, lo abbiamo concluso come parte fondante di una forza di governo. In quanto giovani di sinistra sta soprattutto a noi impegnarci per dare al Partito democratico la spinta propulsiva per fare quello di cui l’Italia ha bisogno, per un’azione di governo utile in tutti quei temi e problemi più impattanti sulla vita dei giovani e dei più deboli. Un impegno che dovrà concentrarsi su un aspetto per noi fondamentale: oggi la maggior parte dei nostri militanti sono studenti universitari, mentre mancano giovani lavoratori.

Dobbiamo riuscire a portare loro e le loro idee all’interno della giovanile e del Partito democratico, nell’ottica di un percorso più grande che abbia il fine di tornare a portare i lavoratori non solo a essere rappresentati, ma a essere loro stessi rappresentanti politici delle loro istanze. Dobbiamo batterci per l’ambiente, facendo una scelta di campo ben precisa, che la destra ha dimostrato più volte di non volere fare. I giovani pretendono azioni concrete, pretendono un’Italia e un’Europa ad emissioni zero ben prima del 2030 e noi saremo sempre con i nostri coetanei, uniti in queste richieste. Ma soprattutto, ora che il Pd è forza di governo, come Giovani democratici è nostro inappellabile compito chiedere l’abrogazione dei due decreti sicurezza e il ribaltamento totale dell’approccio al fenomeno migratorio, che comprenda l’abolizione della Bossi-Fini, lo ius soli e la creazione di canali legali di immigrazione, per sconfiggere definitivamente e non solo a parole i trafficanti di esseri umani. La sfida è epocale, ma senza appello. Ci è dato il compito di affrontarla con determinazione, perfettamente incarnata nel motto “al lavoro, allo studio e alla lotta”.

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