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Stress da rientro? L’alimentazione può dare una mano

da | Set 16, 2019 | Rubriche, Consigli di salute | 0 commenti

Quando terminano le ferie e si rientra al lavoro, ecco che arriva puntuale “la sindrome da stress da rientro”.

In realtà è una condizione psicologica e fisica piuttosto diffusa, che ci pervade dopo un periodo di meritato riposo, dopo il quale veniamo riassorbiti e catapultati nella frenetica routine.

Niente di strano, tutto normale!

In fondo lo stress è un sistema di protezione, di difesa del nostro corpo, in termini biochimici è una risposta ormonale, sulla quale possiamo agire anche con l’alimentazione giusta, che ci può permettere di contrastare questi periodi po’ più critici!

COSA FARE ?

  • Iniziamo con l’inserire cibi ricchi di triptofano. Lo troviamo nei legumi come i fagioli, nella frutta secca, in alcuni formaggi come il provolone, nei cereali integrali, in modo particolare nel farro, negli spinaci, nelle bietole, nelle zucchine, nelle uova,…

Il triptofano è un aminoacido che contribuisce alla sintesi della serotonina, l’ormone del buonumore per intenderci; questo ormone agisce in vari processi dell’organismo e gioca un ruolo fondamentale sia sul sistema nervoso, che per il benessere dell’apparato gastrointestinale. Mantenere buoni livelli di serotonina significa anche evitare più facilmente episodi di emicrania, di insonnia, di ansia, di attacchi di panico, …

Apro una piccola parentesi per segnalare che da alcuni studi è emerso che mal di testa cronici e cefalee muscolo tensive potrebbero avere alla base delle anomalie del metabolismo del triptofano.

Un’altra ipotesi molto interessante è quella secondo la quale la fibromialgia sarebbe associata a ridotti livelli plasmatici di serotonina, a favore di un altro composto chiamato chinurenina, con l’effetto del conseguente aumento della percezione di dolore, tipico della fibromialgia.

  • Anche il cioccolato fondente, contenente cacao almeno all’85% è una buona fonte di serotonina, ma è una “coccola” con la quale non dobbiamo esagerare.
  • Anche la vitamina D è importante perché stimola la produzione di serotonina ed è bene che i valori siano mantenuti in un range di normalità (da verificare periodicamente con le analisi del sangue).
  • Fare attenzione ad alcuni comportamenti che invece inibiscono la produzione di serotonina, come l’eccessivo consumo di caffeina o l’assunzione di cibi raffinati (pane bianco, riso bianco, dolci), che fanno aumentare l’insulina che a sua volta compromette la produzione di serotonina.
  • Un’ importante strategia che consente di aumentare il livello di serotonina è effettuare un’attività fisica regolare, anche solo una camminata, magari all’aria aperta, per migliorare non solo il benessere fisico, ma anche quello mentale.
  • Fondamentale è ricaricarsi di vitamine, sali minerali, enzimi, antiossidanti, con un buon consumo di verdure e frutta. Un frutto particolarmente utile in questo periodo è l’uva che contiene la melatonina che favorisce il miglioramento del sonno e dell’umore.
  • Importantissima e da non sottovalutare è anche una adeguata idratazione. Una riduzione anche minima (1-2%) dell’assunzione di acqua può portare a problemi di termoregolazione, di diminuzione della concentrazione e del rendimento mentale e fisico ecco perché è consigliata un’assunzione giornaliera di acqua naturale di circa 2 litri (in un adulto sano), a maggior ragione se in vacanza ci si è lasciati andare ad aperitivi ed alcolici!

Buon rientro a tutti!

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