FINALE EMILIA – Uccise la zia a Finale Emilia, l’imputato non è processabile perchè al momento del delitto era incapace di intendere e volere. Lo afferma il consulente del Tribunale di Modena che deve stabilire se il 32enne Mohammed El Fathi fosse lucido o no quando, a marzo, uccise la zia Hannioui Khaddouj, 50 anni anni, con più di trenta coltellate nel loro appartamento di vicolo dei Grigioni a Finale Emilia.
Il consulente ha concluso che mentre accoltellava la zia El Fathi non era lucido. Una inabilità compatibile col quadro clinico dell’uomo, affetto da una forma di schizofrenia per la quale era stato ricoverato in clinica psichiatrica fino a pochi giorni prima del delitto. Ma non aveva preso più i farmaci che gli erano stati prescritti.
Visto la consulenza dello psichiara, l’avvocato difensore di El Fahti ha chiesto la scarcerazione. La misura adeguata – secondo la difesa – sarebbe la libertà vigilata in clinica psichiatrica.
Il giudice si è riservato di decidere.
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