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Dopo la rapina alla sala scommesse, chiude la Casa Famiglia delle polemiche

da | Ott 16, 2019 | In Primo Piano, San Felice sul Panaro, Medolla, Cavezzo | 0 commenti

MEDOLLA – Con una lettera inviata via pec in Comune a Medolla il gestore della Casa Famiglia di Medolla “La favola mia” ha comunicato l’intenzione di chiudere la struttura che ha ospitato nel tempo sia ragazzi allontanati dalle famiglia per decisione dei Servizi Sociali sia giovani responsabili di crimini che il Tribunale dei Minorenni mandava qui per il percorso di recupero.
La decisione arriva dopo l’ultima ondata di polemiche legata a quanto accadeva negli ultimi tempi nella casa famiglia. Il centrodestra unito dei due partiti all’opposizione ha infatti messo in campo una serie di iniziative, da un incontro pubblico a una conferenza stampa, che chiudono oltre due anni di proteste anche istituzionali, per porre l’attenzione sulla struttura dopo l’ultimo aberrante fatto di cronaca.

Si erano conosciuti e entravano ed uscivano da qui, infatti, i componenti della baby gang che ha rapinato la sala scommesse di Mirandola aggredendo e picchiando il titolare, derubato di 30 mila euro in contanti poi subito dilapidati in abiti di lusso, smartphone e orologi d’oro. Due dei giovani delinquenti qualche giorno prima avevano rubato un’auto, e ad altri ospiti della Casa famiglia negli ultimi tempi erano attribuiti piccoli e grandi episodi di criminalità. E’ di pochi mesi fa la notizia dell’aggressione a due carabinieri di San Felice cui altri ospiti della struttura hanno rotto due dita a uno e morso un altro. Per non parlare del furto al tabaccaio di proprietà dell’ex vice sindaco. Sia i furti che le aggressioni nei giorni di fiera in paese  avevano fatto clamore, quando alcuni giovani attaccarono briga con dei coetanei e rubarono dei telefonini. Ma i furti riguardavano anche altro, ad esempio quello delle biciclette dei vicini, poi lanciate nei giardini a fine uso.

Ora si chiude. In Comune il sindaco Alberto Calciolari spiega che “non termina qui il nostro percorso di controlli perchè c’è un’altra casa famiglia nel nostro territorio, la Seconda stella a destra, l’attenzione è ancora alta sia per garantire un corretto percorso educativo agli ospiti che sicurezza ai cittadini. Noi abbiamo lavorato in silenzio, e in questo ringrazio per la collaborazione anche il sindaco di San Felice Michele Goldoni”.

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