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Approvato il decreto sisma, è lite Pd-Lega

da | Nov 29, 2019 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA E DINTORNI – Giovedì 28 novembre la Camera dei deputati ha approvato con 281 voti favorevoli e nessun voto contrario il dl sisma. Il provvedimento, che reca disposizioni urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici, passa ora all’esame del Senato.

La sua approvazione, però, finita al centro di una nuova bagarre politica tra Pd e Lega.

Così ha commentato la deputata Pd Giuditta Pini:

Dopo che il precedente Esecutivo, nonostante le promesse sbandierate in campagna elettorale, ha nei fatti ignorato la ricostruzione post-sisma emiliana, questo Governo sta invece prendendo precisi impegni. Grazie al lavoro dei parlamentari emiliani del Pd e del Governo nel Dl Sisma sono state inserite la proroga del pagamento dell’Imu sugli immobili ancora inagibili e la sospensione del pagamento delle rate dei mutui accesi dagli Enti locali e dai privati per tutto il 2020. Inoltre, oggi, il Governo si è preso impegni precisi sulla ricostruzione. Da una parte c’è la volontà di stabilizzare i precari che stanno lavorando alle pratiche relative al post-sisma nei Comuni dell’area del cratere. Dall’altra, l’Esecutivo ha reso noto di stare lavorando a un provvedimento strutturale che consentirebbe finalmente di superare il regime di continue proroghe annuali e biennali. Sarebbe senz’altro una importante misura che darebbe serenità a chi vive e lavora nella zona del cratere sismico.

Per i parlamentari del MoVimento 5 Stelle Vittorio Ferraresi, Maria Laura Mantovani, Gabriele Lanzi e Stefania Ascari è “una grande vittoria per il territorio”.

Scrivono in una nota i pentastellati:

Nel decreto sono presenti diverse misure come la stabilizzazione del personale che si occupa della ricostruzione. Grazie al ministro della Funzione pubblica Fabiana Dadone, infatti, è stato istituito un tavolo presso il ministero della funzione pubblica. Tale tavolo servirà a trovare una soluzione per tutti i tecnici che da anni lavorano a tempo determinato nella ricostruzione e che rischiavano di non veder riconosciuto il loro lavoro. È un passo avanti verso i problemi legati alla stabilizzazione.

È stata anche prorogata al 2021 la sospensione degli oneri relativi al pagamento delle rate dei mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti con uno stanziamento di 2,5 milioni di euro. Inoltre, abbiamo prorogato fino a fine 2020 il pagamento dell’Imu per gli immobili resi inagibili dallo stesso sisma con una copertura di 14,4 milioni. Abbiamo prorogato la sospensione dei mutui privati su immobili inagibili. Ciò significa sollievo e maggiori sicurezze per i residenti della Bassa e non solo, che ancora oggi subiscono le conseguenze di quel sisma di 7 anni fa.

Per i parlamentari M5S l’approvazione rappresenta “un segnale importante per i cittadini, che avvertono in modo più forte la vicinanza dello Stato in un momento che resta di grave difficoltà”.

Invece per Lucia Borgonzoni, candidata alla presidenza della Regione Emilia-Romagna, è

Una bocciatura su tutta la linea, che ha affossato tutti i provvedimenti per completare e agevolare la ricostruzione post sisma in Emilia: dalla proroga dello stato di emergenza alla proroga organici per gli enti locali, fino alla Zona Franca Emilia, richiesta per promuovere il ripopolamento di micro e piccole imprese nelle aree danneggiate dalle scosse del 20-29 maggio 2012.

Tra gli emendamenti bocciati anche le agevolazioni per il mantenimento delle delocalizzazioni temporanee (misura 126), il riconoscimento degli straordinari per il personale degli enti locali, l’erogazione di risorse aggiuntive per le spese di funzionamento delle strutture.

Il Pd ha tradito ancora una volta i terremotati emiliani, confermandosi nemico delle nostre terre e dimostrando scarsa attenzione per cittadini e imprese che, fortemente danneggiati dal sisma, si sono trovati a ricostruire con le proprie sole forze e inondati dalla folle burocrazia regionale.

Le fa eco il collega di partito Guglielmo Golinelli, secondo il quale gli emendamenti sono stati bocciati “tutti, salvo la proroga del pagamento dell’Imu sugli immobili ancora inagibili e la sospensione del pagamento delle rate dei mutui accesi dagli Enti locali e dai privati già approvati giovedì scorso in Commissione”.

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