Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

A Bomporto “Il cerchio perfetto” per parlare di hospice e amore

da | Nov 21, 2019 | Bomporto | 0 commenti

E’ in programma giovedi 21 novembre, alle ore 20,45, presso il cinema teatro comunale di Bomporto, una serata promossa dall’Amministrazione comunale, dall’Azienda USL di Modena e dall’Unione del Sorbara, dedicata alla nuova importante struttura inaugurata recentemente a Castelfranco: l’Hospice, centro altamente professionalizzato e di grande importanza per l’offerta socio-sanitaria del territorio. Quello dell’Unione del Sorbara è il primo Hospice dell’Azienda USL di Modena – e si affianca a quello già presente presso il Policlinico – e ha nella sua collocazione presso la Casa della Salute di Castelfranco una delle sue più significative peculiarità.

Al centro della serata sarà la proiezione del film-documentario THE PERFECT CIRCLE della regista carpigiana Claudia Tosi, recentemente candidata all’Oscar per un altro suo lavoro, che è ambientato proprio all’interno di una struttura simile, capace di spiegare meglio di tante parole cos’è, a cosa serve, chi ci lavora e come si affrontano malati e familiari in una situazione di particolare fragilità fisica ed emotiva. Si tratta di una pellicola di grande intensità capace di suscitare forti emozioni, per la delicata tematica trattata e per il coinvolgimento empatico che il racconto riesce ad accendere.

A parlare del film e della nuova struttura appena entrata in funzione, saranno la regista Claudia Tosi, il dottor Paolo Vacondio, Responsabile del Programma Cure Palliative dell’Azienda USL di Modena, l’Assessore alle politiche sociosanitarie dell’Unione Giovanni Gargano e il Sindaco di Bomporto Angelo Giovannini.

L’ingresso è libero.

Cos’è l’Hospice?

Si tratta di un luogo di assistenza, accogliente e confortevole, per persone con patologie neoplastiche e croniche in fase avanzata e progressiva, che hanno un significativo impatto sulla qualità di vita sia dell’ammalato che del nucleo familiare; la struttura, attraverso un’assistenza personalizzata e multidisciplinare garantisce le migliori cure possibili in risposta non solo ai bisogni fisici, ma anche psicologici e relazionali. L’obiettivo primario, infatti, è il miglioramento della qualità di vita, attraverso il controllo del dolore e degli altri sintomi, tenendo conto delle necessità della persona ammalata e della sua famiglia.

Condividi su: