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Bomporto. Sensibilizzare per prevenire la violenza sulle donne.

da | Nov 26, 2019 | In Primo Piano, Bomporto | 0 commenti

BOMPORTO –  Teatro, illustrazione e prosa, ma ancora, i cartelli con le tipiche scuse usate dalle vittime per giustificare le percosse: sono i diversi linguaggi con cui l’amministrazione comunale di Bomporto ha scelto di coinvolgere la cittadinanza su un tema che riguarda la quotidianità e la stretta attualità di ciascuno, quale quello della violenza sulle donne. L’istituzione dell’assessorato Pari Opportunità è, secondo il sindaco Angelo Giovannini, la chiave per presidiare la parità di genere e il formarsi di una nuova cultura dei diritti.

“Abbiamo istituito l’assessorato Pari opportunità, che mancava nella precedente legislatura Borghi, raccogliendo le sensibilità emerse fra i cittadini anche a seguito del duplice femminicidio di Gorghetto, quando, nel 2015 Irene Tabarroni e Francesca Marchi, madre e figlia, persero la vita per mano del marito della Marchi.  La sensibilizzazione contro la violenza è prioritaria come lo è lavorare sull’ampliamento dei diritti delle donne per favorire una crescita culturale delle nostre comunità, in particolar modo coinvolgendo la parte maschile della popolazione – ha spiegato il sindaco di Bomporto, Angelo Giovannini . “Il femminicidio di Gorghetto ha lasciato la nostra comunità molto disorientata. Ci si chiedeva come fosse stato possibile e ci si è resi conto che nessuno è immune dalla violenza sulle donne. Ciò ha comportato l’avvio di una riflessione da cui è emersa la volontà di lavorare in modo costante sul tema – ha raccontato l’assessora alle Pari Opportunità Ilaria Malavasi – coinvolgere maggiormente la popolazione cercando di avere un riscontro da persona a persona, costruire iniziative mettendo in rete le realtà del territorio, dalle scuole ai centri sportivi, dall’associazionismo al volontariato, con l’intento di ampliare la sensibilizzazione sulle pari opportunità trattandone i diversi aspetti: questa è la risposta più concreta in termini di prevenzione alla violenza sulle donne, sia essa fisica, psicologica o economica perché l’azione culturale è il solo modo per favorire un maggiore equilibrio sociale. L’iniziativa di giovedì prossimo, che prevede un incontro con l’illustratrice Alice Milani in biblioteca, è un primo tentativo per fare partecipare i giovani delle scuole medie; in futuro prevediamo di trattare l’aspetto lavorativo per far capire come il raggiungimento della parità salariale sia ancora cruciale”.

La serie di appuntamenti che il comune di Bomporto ha avviato in collaborazione con il Centro documentazione donna di Modena in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ha inaugurato domenica domenica 24 novembre, con la lettura-spettacolo “Di quale forza armate”, uno spettacolo di Patrizia Comitardi organizzato dall’associazione A Different Eye .“In scena si sono intrecciati tre linguaggi: quello teatrale della lettura dal vivo, a cui era affidato il coinvolgimento emotivo degli spettatori, quello storico-informativo con filmati che hanno ricostruiscono il percorso storico attraverso il quale la violenza sessuale nei conflitti è stata riconosciuta crimine contro l’umanità, e quello della danza, anch’essa proposta mediante video e scatti fotografici di Dante Farricella – ha spiegato Patrizia ComitardiLa scelta dei testi proposti costruisce il filo rosso della violenza che nei conflitti è stata esercitata contro le donne, appunto dall’antichità ad oggi, partendo da alcuni passi delle Troiane di Euripide, per arrivare, attraverso alcuni dei principali conflitti del 900, alla tratta a scopo sessuale delle ragazze nigeriane, quasi a dire che la violenza nei conflitti genera poi altra violenza anche dove i conflitti non sono presenti”.

Giovedì 28 novembre si continua alle 17.00, presso la Biblioteca “J.R.R. Tolkien” è in programma l’incontro dedicato ai ragazzi ed alle ragazze con l’illustratrice e fumettista pisana, membro del collettivo La Trama, Alice Milani, che dialogherà con la Presidente del Centro documentazione donna, Vittorina Maestroni, a partire dalle sue graphic novels “Marie Curie” e “Wislawa Szymborska. Si dà il caso che io sia qui” che trattano, con un linguaggio comprensibile ed accattivante per le giovani generazioni, i modelli positivi di donne. Venerdì 29 novembre, alle 21.00, presso la Casa della Legalità di Sorbara, si parlerà della morte di Giulia Ballestri, un femminicidio del 2016 per il quale si costituirono parti civili il Comune di Ravenna, Udi, Linea Rosa, Associazione Dalla parte dei minori. Nel corso della presentazione del libro di Carla Baroncelli “Ombre di un processo per femminicidio”, l’autrice cronista del tg2, dialogherà con Caterina Liotti, del Centro documentazione donna di Modena. La serata prevede inoltre la testimonianza di Giovanna Ferrari, madre di Giulia Galiotto, due volte vittima di femminicidio perché, a suo dire, ‘ la sua memoria è stata brutalizzata dalle vicende giudiziarie’.

Inoltre, per il quarto anno consecutivo, l’amministrazione ha proposto ai commercianti di Bomporto, Solara e Sorbara l’esposizione sulle vetrine di alcuni cartelli che riportano le tipiche frasi usate dalle donne percosse per giustificare e coprire la violenza subita “una iniziativa incentrata su una chiave emozionale che trovo efficace perché fa emergere l’ipocrisia di ciò sta intorno alle vittime e tenta di responsabilizzare chi sa e finge di non sapere – ha continuato il sindaco Giovannini –  Questa come le altre iniziative simboliche, ad iniziare dalle panchine rosse che anche noi abbiamo istituito in Piazza Matteotti, sono importanti, ma le azioni devono essere quotidiane e perseguite non solo con momenti di riflessione in date straordinarie o a seguito di episodi drammatici, ma dobbiamo insistere sui valori fondamentali, contrastando il pensiero che ancora vede relegata la donna a mero oggetto o proprietà privata, per contribuire invece al formarsi di una nuova cultura del rapporto paritario con le donne”.  Le amministrazioni comunali di Bomporto e Bastiglia hanno infatti scelto di coinvolgere la cittadinanza dichiarandosi amici delle donne.

 

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