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Concordia e San Possidonio, troppi furti nelle aziende. Cna: “Servono piu controlli”

da | Nov 15, 2019 | In Primo Piano, Concordia, San Possidonio | 0 commenti

CONCORDIA E SAN POSSIDONIO –  Da alcune settimane il territorio di Concordia e San Possidonio è stato oggetto di numerosi episodi di criminalità. Furti, piccoli o grandi, tentativi di scasso ai danni di fabbricati e veicoli, hanno avuto per vittime anche numerose imprese.

CNA ha affrontato il problema nel corso di un direttivo locale in cui è emersa la solidarietà per le vittime e una grande preoccupazione per la situazione. “La sicurezza – commenta Paolo Vincenzi, presidente della CNA di Concordia e dell’Area Nord – è un bene primario. Vivere e lavorare senza la garanzia di poterlo fare sicuri è inaccettabile. Per questo chiediamo alle istituzioni e alle forze dell’ordine di affrontare rapidamente e con forza un problema sicuramente di difficile soluzione, ma che oggi sconta anche problematiche burocratiche”.

È il caso della videosorveglianza: “A quanto ci risulta – continua Vincenzi – non esiste un controllo in diretta, e se qualcuno necessita di immagini, le può ottenere solo a fatto avvenuto, facendo una richiesta formale alla Polizia Locale di Mirandola. È del tutto evidente come un’azione preventiva necessiterebbe di un controllo video in tempo reale. È questa la prima richiesta che avanziamo alle forze dell’ordine, in un’ottica di integrazione che ottimizzi il presidio sul territorio”.

Un presidio peraltro scarso: “Ci risulta che nell’Area Nord, nelle ore notturne, sia presente, tra Polizia e Carabinieri, una sola pattuglia, peraltro operante anche sull’area di Carpi. Come una sola auto possa presidiare efficacemente due territori dove operano 19.000 imprese, poco meno di un terzo di quelle attive sull’intero territorio provinciale, rimane francamente un mistero. A questo proposito le istituzioni e la comunità devono fare fronte comune per rivendicare maggiore attenzione”.

Un’altra peculiarità di Concordia e San Possidonio è quella di essere un territorio di “confine”, a pochi chilometri da altre province e regioni. “Non sappiamo a che punto siano i rapporti con le altre realtà, ma auspichiamo che le forze dell’ordine locali lavorino in stretto contatto con i colleghi reggiani, mantovani e veronesi”.

Secondo CNA sarebbe anche opportuna l’organizzazione di un “tavolo per la sicurezza” che consenta di condividere fra tutti gli attori le problematiche relative alla lotta alla criminalità.

Infine, un appello agli imprenditori: “sono molti coloro che, a fronte dell’esiguità dei danni subito, decidono di non formalizzare le denunce. Li invitiamo, invece, a farlo. Fare una denuncia può richiedere anche diverse ore, ma se si utilizzano i sistemi on line a disposizione sui siti dei Carabinieri e della Polizia si può risparmiare molto tempo, contribuendo a monitorare un fenomeno che, spesso, non trova conferma nei numeri che, peraltro, sono quelli utilizzati dai comandi delle forze dell’ordine per determinare i rafforzamenti degli organici”, chiosa Vincenzi.

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