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Don Caccia deve lasciare la parrocchia di Mortizzuolo

da | Nov 21, 2019 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Don Caccia deve lasciare la parrocchia di Mortizzuolo. Il vescovo gli ha imposto di tornare in Veneto entro il primo dicembre. La comunicazione è arrivata al parroco con una lettera da Modena: “Il 30 settembre è scaduta la concessione dell’indulto di esclaustrazione che le era stato concesso il 17 settembre 2018 dal delegato della sede apostolica per la Confederazione dell’Oratorio San Filippo Neri, in accordo con il delegato per la Congregazione di Chioggia, relativamente al permesso di vivere fuori dalla Congregazione per prestare servizio nella Diocesi di Carpi. Sentito il Collegio dei Consultori le comunico che non le sarà più possibile continuare a operare come presbitero in Diocesi di Carpi, le regole prevedono infatti che lei ritorni in Congregazione a Chioggia, sede giuridica di appartenenza”, si legge a commento della notizia che c’è un cavillo relativo alla concessione dell’indulto di esclaustrazione (attività al di fuori della Congregazione).

La lettera arriva dopo che don Ermanno ha perso la direzione del giornale diocesano Notizie a causa di un suo editoriale in cui faceva un endorsement a Matteo Salvini. Un prete scomodo, insomma, che deve andare il più lontano possibile.

 IL COMMENTO DI MARIAN LUGLI , CONSIGLIERE COMUNALE DI MORTIZZUOLO
La notizia ci giunge come un fulmine a ciel sereno. Certamente ciò che don Ermanno in questi due anni ha fatto sono cose nel segno del mantenimento delle cose essenziali che lo riguardano innanzitutto come prete: la centralità delle funzioni sacre che erano ridotte al lumicino, la difesa ad oltranza non senza problemi della scuola paritaria Filomena Budri, il potenziamento del servizio volontà doposcuola, il proseguimento delle attività catechistiche nonostante la defezione di volontari e delle reverende suore e sopratutto la normalizzazione e trasparenza nella gestione amministrativa della parrocchia non senza difficoltà e non senza defezioni e cattiverie. Raccogliere delle firme? Non penso sia la strada da percorrere non si tratta di un referendum pro i contro don Ermanno certamente un colloquio o un’incontro con i vertici diocesani penso sua desiderabile e auspicabile.
Io spero che rimanga per il bene della comunità e per le tante iniziative che stiamo facendo e vogliamo fare per la nostra frazione. W Mortizzuolo.

 

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