Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Cimice asiatica: da credito cooperativo 20 milioni di euro agli agricoltori colpiti

da | Dic 17, 2019 | Bastiglia | 0 commenti

Grazie all’impegno del credito cooperativo e delle associazioni di categoria, le aziende agricole della regione avranno fino a cinque anni di tempo per recuperare i maggiori costi sostenuti o il mancato guadagno subito la scorsa estate. Emil Banca, La Bcc, Confagricoltura e Cia Emilia-Romagna hanno infatti firmato un accordo per permettere alle aziende agricole di ottenere liquidità a costi calmierati, con una durata che può arrivare fino a 60 mesi, attraverso un prodotto che consente di rinviare all’anno prossimo la restituzione del prestito (fino al 100% dei danni subiti). Per la valutazione dei danni o del mancato guadagno da perdita del raccolto basterà una semplice autocertificazione dell’azienda agricola, convalidata da una delle due associazioni di categoria.
Sia Emil Banca (la banca di credito cooperativo presente anche a Modena) sia La Bcc, (banca di credito cooperativo attiva a Bologna e in Romagna) hanno stanziato per questo prodotto 10 milioni di euro, mettendo così a disposizione degli agricoltori della regione 20 milioni di euro. Nello specifico, il prodotto prevede finanziamenti a tassi calmierati di un importo massimo di 500 mila euro e di durata fino a 60 mesi con la possibilità di attivare un pre-ammortamento di sei mesi a un tasso inferiore a quello previsto dal mercato.
Il finanziamento, che sarà erogato in tempi rapidi, potrà essere richiesto a copertura dei danni subiti in termini di minori ricavi e/o maggiori costi a seguito dell’attacco della cimice asiatica o di altre patologie della frutta subite durante il 2019. L’importo massimo finanziabile è pari al 100% del mancato reddito e dei maggiori costi per la cui valutazione basterà una semplice autocertificazione dell’azienda agricola convalidata dall’associazione di categoria della provincia in cui l’azienda è attiva. Potranno accedere ai finanziamenti tutte le aziende agricole associate a Confagricoltura o Cia della province di Modena, Bologna, Reggio Emilia, Parma, Ferrara e Mantova, Ravenna, Forlì-Cesena.
«Gli agricoltori della regione stimano oltre 250 milioni di euro di danni alle culture di pere, pesche e nettarine – ricorda Daniele Ravaglia, direttore generale Emil Banca – Un danno enorme per una regione in cui sono attive oltre 5 mila aziende che nel 2019 registreranno il dato di produzione di queste colture più basso di sempre. Sperando che le soluzioni messe in campo per le prossime stagioni si rivelino efficaci, adesso dobbiamo pensare ad aiutare aziende e lavoratori. Questo accordo – conclude Ravaglia – è un esempio di come le banche di credito cooperativo interpretano il loro ruolo di banche locali, vicine al territorio e con un occhio di riguardo per quelle realtà che, oltre un secolo fa, si misero assieme per creare le prime casse rurali di cui noi siamo gli eredi».
«Quando gli istituti di credito dialogano con le rappresentanze sindacali aziendali si trovano le soluzioni per dare un aiuto concreto alle imprese nei momenti di crisi – aggiungono Guido Zama (Confagricoltura) e Cristiano Fini (Cia) – L’attenzione alle criticità del comparto agricolo da parte di banche locali come le bcc è il modo più corretto e puntuale per fare sistema e sostenere l’economia e l’imprenditoria locale».
Soddisfazione per l’accordo è espressa anche dal direttore generale de La Bcc Gianluca Ceroni: «Abbiamo aderito a questo progetto per essere di supporto agli agricoltori che hanno subito ingenti danni alle produzioni derivanti dalla diffusione della cimice asiatica. Si tratta di una problematica che avrà conseguenze anche nei prossimi anni, pertanto è necessario agire immediatamente a favore delle nostre aziende agricole per arginare questo flagello che si sta progressivamente diffondendo a tante colture».

Condividi su: