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Ordine del giorno sul biometano bocciato in Parlamento, il Pd: “Non è così che si risolve il problema”

da | Dic 12, 2019 | Concordia | 0 commenti

CONCORDIA SULLA SECCHIA –  La deputata modenese del Pd Giuditta Pini, che da settimane è al lavoro, in stretto raccordo con gli amministratori del territorio per trovare una soluzione legislativa per governare la questione della concentrazione degli impianti per la produzione di biometano, ricorda al deputato della Lega Golinelli  -che aveva denunciato come un odg della Lega su questo tema fosse stato bocciato – che il tema non si risolve certo presentando un ordine del giorno. Ecco la sua dichiarazione:

“La questione della concentrazione degli impianti per la produzione di biometano non si può certo risolvere con un ordine del giorno a un decreto. Insieme alla Regione e al Governo, in raccordo con i sindaci, sto lavorando da settimane per cercare di trovare una soluzione condivisa che sia definitiva e chiara per i Comuni della Bassa e non solo, interessati da iniziative di realizzazione di impianti per la produzione di biometano. A Golinelli che sostiene che il suo odg avrebbe potuto impedire la creazione di impianti spropositati e la loro concentrazione rispondo su due punti: il primo è che trovo singolare che nei 15 mesi precedenti in cui la Lega era al Governo non si sia mai trovato il modo, né tramite un provvedimento né tramite un emendamento, di affrontare il tema che  ora si potrebbe risolvere, a suo dire,  con un ordine del giorno, la seconda è che un ordine del giorno non ha valore legislativo, quindi non avrebbe potuto impedire nulla e non è certo la soluzione migliore per una situazione complessa come quella della centrale a biomassa di Concordia.

Ancor meno risolutiva è la proposta di merito presentata da Golinelli: il suo ordine del giorno contempla la possibilità di accedere agli incentivi anche per impianti che ricevano FORSU da Regioni limitrofe, da Lombardia e Veneto nel caso di Concordia per usare uno slogan caro alla Lega: prima i Lombardi e i Veneti. Una soluzione ottimale, invece, sarebbe prevedere il diniego dell’autorizzazione ad impianti quando la FORSU trattata esorbiti la produzione del territorio regionale.  Su mia richiesta, il Governo ha dato disponibilità ad un incontro con i rappresentati degli Enti locali interessati per trovare insieme un percorso che sia adeguato e chiaro e che possa finalmente risolvere la questione”.

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