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Punto nascita di Mirandola, il vice ministro Sileri: “Pronti a dare risposte concrete”

da | Dic 22, 2019 | Mirandola | 0 commenti

«È stata chiesta dalla Regione la proroga per mantenere l’apertura in deroga del Punto Nascita di Mirandola che è di prossima scadenza? Noi con certezza non lo sappiamo e abbiamo invitato il viceministro Sileri a verificare». È partita da qui, ricostruisce una nota del Movimento 5 Stelle –  la richiesta dei candidati consiglieri M5S in Regione Emilia Romagna, Simone Benini come presidente e Giulia Gibertoni come consigliera, al viceministro M5S alla Salute Pierpaolo Sileri che, insieme alla deputata Stefania Ascari, ha fatto tappa oggi a Mirandola per incontrare i portavoce del M5S di Mirandola, attivisti, cittadini e il Comitato Salviamo l’Ospedale della Bassa. E Sileri ha garantito che «il nostro compito è quello di vigilare, eventualmente correggere, valutare e decidere stanziamenti. La nostra attenzione è massima sui punti nascita di questo territorio e di tutta Italia per comprendere bisogni ed esigenze. Controllerò subito se sia stata avanzata la richiesta di proroga e studierò bene l’iter per fornire risposte concrete il prima possibile».

Sileri ha poi aggiunto: «Il nostro obiettivo è quello di far sì che le persone non siano costrette a spostarsi di regione in regione per trovare risposte ai bisogni di salute. Dobbiamo rendere il Servizio sanitario nazionale quanto più omogeneo possibile nel nostro Paese, perché è uno strumento di coesione territoriale e sociale. Quest’anno abbiamo già due miliardi in più per la sanità dopo 10 anni di tagli, con un trend annunciato dal premier Conte che porterà ai 10 miliardi in più nel corso di questa legislatura. Garantire la salute è una questione di buon senso. Oggi dobbiamo garantire i posti letto sui territori, garantendo anche i punti nascita e servizi che siano sicuri ed efficaci per le madri».

«Temiamo il tracollo definitivo» hanno detto i portavoce del Comitato Salviamo l’ospedale della Bassa, «e l’appello è che si faccia il possibile per evitarlo».

«Temiamo che si vada verso la privatizzazione forzata del sistema sanitario – ha dichiarato Benini – perché stiamo rendendo i nostri servizi sempre meno eccellenti per permettere poi di giustificare l’affidamento ai privati. E noi come M5S vogliamo scongiurare tutto questo».

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