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Fratelli d’Italia: “Macchè baricentrico, Mirandola merita un ospedale di alto livello”

da | Gen 9, 2020 | Mirandola, Elezioni, Elezioni regionali | 0 commenti

Fratelli d’Italia: “Mirandola merita un ospedale di alto livello”, e respinge l’ipotesi di ospedale baricentrico da condividere con Carpi che invece sostiene la Lega.

La posizione è stata espressa alla presentazione dei candidati della Bassa del partito di Giorgia Meloni. Qui le indicazioni di voto sono di scrivere “Barcaiuolo” e “Zagnoli” sulla scheda elettorale. Il primo, Michele Barcaiuolo, è leader modenese del partito, la seconda è Maria Grazia Zagnoli, storica esponente della destra a Mirandola e attiva nel volontariato con l’Ant.

Alla presentazione c’erano anche Massimo Marchesi, già esponente del Popolo della famiglia che ha messo a disposizione la bellissima sede a tre vetrine su via Fulvia, e Gianluca Borgatti, assessore di Finale Emilia che era con la collega di Giunta Beatrice Ferrarini. Esponente di spicco di Fratelli d’Italia lui,  nè iscritta nè militante lei, che si definisce “civica”.
Marian Lugli, ex di Forza Italia, è l’anima del partito mirandolese e ha creato  questo gruppo coeso con radici ben salde nella destra ex An che si presenta alle elezioni nella coalizione che sostiene la leghista Lucia Borgonzoni. Alleati della Lega, sì, ma anche alternativi su certi temi come ad esempio l’ospedale di Mirandola.

Spiega Marian Lugli: “Fratelli d’Italia cresce e conosce persone nuove e valorizza le persone del passato. Persone oneste e per bene del territorio. Persone che conoscono la sanità, il volontariato, i giovani. Noi vogliamo un ospedale di Mirandola di alto livello, non baricentrico. Finchè non ci saranno opere e infratrutture consone per il nostro territorio, non siamo dell’avviso di fare un ospedale baricentrico”.

Aggiunge Borgatti: “Maria Grazia Zagnoli è la candidata del territorio, di tutti i paesi della Bassa, Barcaiuolo è uno degli uomini di fiducia della Meloni, lui è leader modenese.
Zagnoli è figlia di un consigliere comunale, ed è stata consigliera comunale dal ’90 fino al 2004, e anche candidata sindaca per An. Ha affrontato la platea del Consiglio comunale in anni ben più difficili di questi.
È donna indipendente, combattiva e coraggiosa molto attiva nel volontariato, attività che porta avanti con passione.
Noi a Finale abbiamo il problema enorme della discarica, diventerebbe la più grossa di rifiuti speciali del nord italia, li dove c’è stata alluvione e terremoto: tratterebbe 1.300 mila tonnellate di rifiuti speciali che valgono 300 euro a tonnellata, in totale sono 400 milioni di euro che vanno ad Hera, cimitero degli elefanti della sinistra.
È notevole l’ostinazione di Bonaccini, ha voluto la discarica a tutti i costi, nonostante aperte violazioni di legge, gli dò atto del coraggio ma è assurdo. Insistere è un atto criminale.
Non è una discarica cittadina per raccogliere i nostri rifiuti, ormai non esistono più. I rifiuti urbani vanno negli inceneritori. Ma nella discarica di Finale Emilia ci andrebbero solo i rifiuti da impianti industriali che non sono bruciabili ma che vanno stoccati e seppelliti. Hanno un bel dire che sarà a regola d’arte…
Intanto, lì ci sono terreni comprati a 800 milioni di lire e venduti a 2 miliardi e 400 mila lire, 8 giorni dopo: interessi enormi coperti dal piano regionale dei rifiuti”

Maria Grazia Zagnoli si è detta “fiera ed onorata della candidatura, per me politica è passione e passione di servizio. Qui  – ha aggiunto – non si vive male, ma il merito è dei cittadini che si rimboccano le mani non di chi ci governa”. Inoltre “l’ospedale baricentrico non ha senso, Carpi vuole il suo ospedale, ma anche noi”. Zagnoli contesta poi la scelta di realizzare l’hospice di San Possidonio, progetto intercomunale da 5 milioni di euro. “È un’idea da anni 70, altrove gli hospice li stanno smantellando perché sono ghetti in cui si va a morire.
Un medico che va a casa del malato costa 30 euro al giorno, in ospedale costa 700 euro al giorno. Noi all’hospice preferiamo un nuovo reparto nell’ospedale di Mirandola per 10-12 persone”. Poi il tema della liste d’attesa: “io è 3 mesi che aspetto una scintigrafia “, fa sapere, delle case di riposo per anziani, “care e insufficienti”, e della sicurezza: “Io sono stata scippata in piazza a Mirandola- ha ricordato Zagnoli – è un tema imprescindibile”.
Barcaiuolo ha spiegato che “la Bassa è avanguardia politica della provincia di Modena, governiamo a Finale e Mirandola e nel Consiglio Area Nord
Non saremo la sorpresa, saremo la notizia delle elezioni: ce ne accorgiamo di quanto sia cambiato il vento nei nostri confronti.
Noi siamo gli unici coerenti, non siamo mai stati al governo. Al governo ci si va con gli alleati come accaduto recentemente con i Cinque Stelle e il Pd.
Se vinciamo è la prima alternanza dal 1970 a oggi. E, rivolto alla Lega aggiunge: “Basta torcicollo degli alleati verso 5 stelle ed ex PD. Avremmo piacere che Salvini si sbilanciasse di piu, non ci sono piaciute le strizzatine d’occhio a Renzi, la nostra alleanza deve essere forte come lo è qui”
Poi la stoccata a Bonaccini: “in Emilia in 6 anni sono stati tagliati 400 posti letto nella nostra provincia, proprio mentre la popolazione è aumentata e invecchiata. La nostra sanità è d’eccellenza per i medici i tecnici e gli infermieri, non per i dirigenti scelti dal Pd.
Mirandola deve avere suo ospedale con cardiologia e neurochirurgia, le nascite, il primo soccorso salva vita (dove i secondi fanno la differenza) non ci possono essere zone di serie A e di serie B”.
Poi le infrastrutture “grande fallimento di Bonaccini. La Canaletto da quando esiste non è mai stata modificata, la Panaria è messa uguale. Serve una superstrada che colleghi  il capoluogo all’Area nord e collegamenti migliori tra i paesi della Bassa”
Famiglia: “è tempo di una rivoluzione copernicana, sugli asili nido serve un intervento pesante, devono essere aperti fino a 19 e aperti d’estate sennò la loro è una funzione parziale. I costi non sono impossibili”.
Barcaiuolo aggiunge poi che le vicende Veleno e Bibbiano meritano altri approfondimenti, “non una finta commissione d’inchiesta. Attendiamo la magistratura e le responsabilità penali. Ma è evidente che i protocolli non funzionano e che quel sistema Val d’Enza per anni vantato come sistema modello per tutta la regione poi è diventato “un raffreddore” come lo ha definito il Pd Boschini”.

Prossimi appuntamenti di Fratelli d’Italia nella Bassa:
Sabato 11 ore 11 45 inaugurazione della sede di Mirandola
13 gennaio cena Area nord a Cavezzo
Venerdi 17  Giorgia Meloni a Modena alla camera di commercio
Ogni sabato banchetti  in piazza

 

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