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Gli angeli del Pettirosso, solo nel 2019 salvati 4mila animali

da | Gen 16, 2020 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Ravarino, Nonantola, Novi, Soliera, Carpi | 0 commenti

MODENA – Dall’Appennino alla Bassa, non si fermano mai e solo lo scorso anno hanno contribuito a salvare e recuperare in situazioni di difficoltà animali di ogni specie, dai caprioli ai daini, dai cervi agli uccelli, e poi ancora ricci, istrici e tassi, persino un pitone reale, recuperato a Cavezzo sull’argine del fiume, e diversi pappagalli.

Sono quasi quattro mila gli animali selvatici soccorsi nel territorio modenese nel corso del 2019 dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso di Modena; a questi si aggiungono altri due mila esemplari salvati a livello nazionale a supporto delle azioni dei Carabinieri Forestali per il contrasto al bracconaggio e al traffico illegale di animali promosse in tutta Italia. I numeri sono scaturiti nel corso della visita al Centro di via Nonantolana 1217, martedì 14 gennaio, della nuova comandante della Polizia provinciale Patrizia Gambarini, accompagnata dal responsabile dell’associazione Piero Milani.

Molti soccorsi vengono seguiti dal recupero all’interno del centro, dove gli animali vengono accuditi e curati fino al completo ristabilimento e di conseguenza alla rimessa in libertà: la maggior parte, con una percentuale di reinserimento che sfiora l’80 per cento, grazie al lavoro di oltre 50 volontari.

La struttura attualmente ospita quasi quattro mila animali selvatici, soprattutto uccelli, tra cui diversi rapaci, caprioli, cervi, lupi oltre alle linci accudite in un ampio recinto attrezzato, unico nel suo genere in Italia, che fa parte di un Progetto europeo di conservazione di questa specie; inaugurata nel 2016, la struttura occupa un terreno dove in passato sorgeva una delle discariche di via Caruso.

Il Centro svolge anche un’intensa attività didattica in costante crescita con centinaia di studenti che hanno visitato la struttura e nel corso del 2019 sono state allestite diverse arnie parte di un percorso per la tutela delle api. Tutte le informazioni sono disponibili nel sito www.centrofaunaselvatica.it, oppure sulle pagine Facebook e Instagram del Centro.Gli interventi scaturiscono dalle segnalazioni dei cittadini ma anche delle forze dell’ordine e dalle istituzioni; per le richieste di intervento sono attivi 24 ore su 24 i numeri telefonici 339 8183676-339 3535192, oppure è possibile chiamare il 112.

Tra le attività figura anche  il recupero delle carcasse. Le caratteristiche di ogni intervento saranno riportate su un apposito registro con documentazione fotografica quando si tratta di particolari specie, in base a specifiche linee guida indicate dalla Provincia che effettuerà entro le 24 ore successive al recupero, tutti gli eventuali accertamenti tecnici sulle carcasse.

NASCE UN BOSCO DI ABETI

Sono oltre 100 gli alberi di Natale raccolti dopo le feste dal Centro fauna selvatica “Il Pettirosso” di Modena, donati da vivai o da cittadini che hanno risposto all’appello dell’associazione. L’obiettivo, raggiunto con successo, è quello di allestire un bosco di abeti sulla collina, adiacente al centro in via Nonantolana 1217 a Modena, che ospita il recinto delle linci; buona parte degli alberi sono già stati piantumati, altri lo saranno nei prossimi giorni. Lo scopo dell’iniziativa è duplice: migliorare la qualità ambientale del Centro dove sono ospitati oltre 600 animali selvatici, salvati in situazioni di difficoltà, e garantire una più efficace barriera antirumore naturale per le linci. Non a caso l”appello recitava “Salva un albero di Natale per fare stare meglio gli animali”.

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