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Messa in sicurezza del rischio alluvioni, la richiesta di Gibertoni (M5S)

da | Gen 14, 2020 | Elezioni, Elezioni regionali | 0 commenti

Giulia Gibertoni, consigliere del MoVimento 5 Stelle e candidata per la Circoscrizione di Modena, ricorda come non siano bastati sei anni per mettere in sicurezza il territorio alluvionato nel 2014 dal rischio idraulico: “Mancano ancora opere fondamentali e ciò che è stato fatto non è più adeguato ad un’epoca che subisce ormai in pieno gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici, per non parlare poi della manutenzione dell’esistente, assolutamente carente”.

 

“La Giunta regionale che, a parole, ha proclamato l’entrata nell’emergenza climatica, se ne dimentica poi, di fatto, quando dovrebbe adeguarvi le sue politiche in tutti i settori, come quello della difesa del territorio dal rischio idro-geologico”.

È questo il commento di Giulia Gibertoni consigliera del MoVimento 5 Stelle, che interviene  a proposito di difesa del territorio dal dissesto.

“L’Emilia-Romagna è tra le 8 regioni con le maggiori superfici interessate da pericolosità elevata e l’utilizzo effettivo dei fondi a disposizione, nonché, ovviamente la messa a disposizione dei fondi necessari al completamento delle opere, è solo una parte del problema, che in un paese civile non dovrebbe essere nemmeno oggetto di discussione. Ma quando le medesime aree golenali sono invase dall’acqua più e più volte nello stesso anno, quando le allerta meteo si succedono con una frequenza mai vista nel passato, quando i ponti vengono chiusi per un numero di giorni sempre più numeroso e, soprattutto, gli argini vengono sottoposti a eventi frequenti e di violenza inusuale (vedi rottura solo poche settimane fa nel Canale Diversivo) che li tengono a contatto con masse d’acqua importanti per periodi lunghi, dovendo così svolgere una funzione impropria, più simile a quella di dighe che di argini, credo sia giunto il momento di rivedere sia le priorità sia, soprattutto, le caratteristiche degli interventi programmati, con ogni evidenza oggi non più adeguati” aggiunge Giulia Gibertoni, che così conclude: “I cittadini e i comitati che si prendono cura con competenza e dedizione della difesa dal rischio idrogeologico del territorio in cui vivono non sono un problema, sono una risorsa su cui contare e hanno diritto, non solo ad essere correttamente informati, ma ad avere voce in capitolo. Incredibile che non siano bastati sei anni per mettere in sicurezza il territorio della bassa modenese dal rischio idraulico: infatti mancano ancora opere fondamentali e ciò che è stato fatto non è più adeguato ad un’epoca che subisce ormai in pieno gli effetti nefasti dei cambiamenti climatici, per non parlare poi della manutenzione dell’esistente, assolutamente carente”.

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