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San Geminiano, il santo di Modena che viene da lontano

da | Gen 30, 2020 | Curiosità, Altri Comuni, Feste e sagre | 0 commenti

Intervista a cura di Elisa Guidelli

Modena è in fibrillazione per l’arrivo della festa del suo amatissimo patrono, San Geminiano, che si festeggia come da tradizione il 31 gennaio e che coinvolge con feste e mercati tutta la città. Ma San Geminiano è un santo “internazionale” e abbiamo chiesto allo storico e scrittore modenese Gabriele Sorrentino, autore tra gli altri di una trilogia di romanzi su Modena, pubblicata per Artestampa, in cui il secondo volume è tutto dedicato al santo, di chiarirci un po’ le idee su questa figura tanto famosa quanto carismatica. Il terzo è in fase di scrittura e in arrivo a fine 2020.

San Geminiano, santo di Modena ma non solo: ci racconto in breve “l’internazionalità” del santo?

Geminiano è un santo fortemente radicato nel nostro territorio e la tradizione è concorde nel considerarlo “oriundo” di Modena. E’ patrono di due centri del territorio modenese, Massa Finalese e Guiglia ma non solo. E’ il protettore, in Toscana di San Gimignano e di Pontremoli; in Lombardia di Pieve d’Olmi, in provincia di Cremona. Infine, e questa è la notizia più sorprendente, di Vielmur-sur-Agout in Occitania, portato secondo la tradizione da una non ben identificata nipote di Matilde, andata in sposa al signore locale. Cosa unisce questi luoghi a Modena? Sto lavorando proprio a una ricerca che tenta di rispondere a questa domanda. Per ora posso dirvi che i luoghi di cui Geminiano è patrono si addensano tutti nei pressi di importanti assi viarie dell’antichità, come la via Francigena  e il Cammino di Santiago. La sensazione che i “viaggi” siano una delle chiavi del mistero è rafforzata dalla collocazione degli altri luoghi di cui Geminiano non è patrono ma in cui è venerato, come ad esempio il grazioso borgo di Vicofertile nel Parmense.

I famosi miracoli, tra cui quello della nebbia, a tuo avviso possono essere espressione del territorio?

Geminiano appartiene alla categoria dei “Santi Protettori” di una comunità. Egli, infatti, è vissuto nel IV secolo dopo Cristo, in un’epoca in cui il cristianesimo era uscito dalla clandestinità ma vi erano dure lotte contro i pagani e gli eretici e in cui l’Impero Romano cominciava la sua decadenza con l’inizio della stagione delle invasioni barbariche. Per questo motivo, i miracoli più antichi attribuiti a Geminiano sono sostanzialmente basati sulla protezione della comunità da un pericolo e in questo senso appartengono a un paradigma diffuso per altri santi del periodo (ad esempio San Zeno di Verona). Egli alza la nebbia per celare Modena agli Unni e, in seguito, agli Ungari; allo stesso modo protegge Pontremoli e San Gimignano dai Goti. Ancora, protegge la sua comunità dagli eretici e dal demonio, giungendo a esorcizzare la figlia dell’Imperatore. Infine, salva Modena (ma anche San Gimignano) dalle acque. Acqua e nebbia sono tipici del nostro territorio, ma anche di luoghi come Pieve d’Olmi. Insomma, credo che ci sia un legame tra il territorio e i mezzi con cui il Santo lo protegge (la nebbia) oppure con alcuni dei pericoli da cui ci preserva (le alluvioni).

Cos’ha significato la figura del santo e come mai ancora oggi c’è questo grande affetto attorno a lui?

Come ho detto prima si tratta di un santo “protettore” di cui non solo i modenesi sono gelosissimi. A Modena, Geminiano è “cucito” nel tessuto stesso della società. Modena, infatti, è riemersa dalla terribile crisi del VI-VII secolo d.C. che ha rischiato di ridurla a un villaggio di poca importanza grazie al potere vescovile che da Geminiano traeva la sua legittimazione. In quegli anni difficili, la comunità – spopolata e alluvionata – è rimasta avvinghiata al sepolcro del suo Santo come un naufrago a una zattera e da lì è ripartita. Subentrato ai Vescovi, il Comune ha legittimato sé stesso sempre tramite la figura del patrono, tanto che quando la corte Estense è giunta a Modena ha preferito attendere oltre un secolo prima di partecipare alle celebrazioni del Patrono, comprendendo la gelosia dei modenesi verso Geminiano che nel Cinquecento aveva scacciato i francesi apparendo quasi come un demone a Carlo D’Amboise. Insomma, Geminiano ci protegge da oltre 1700 anni e ci ha tenuti uniti come comunità.

I romanzi del ciclo di Mutina:
Mutina. L’alba dell’Impero
Mutina. Geminiano e il crepuscolo degli dei

Il romanzo sulla Francigena:
Francigena

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