Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

Aemilia. Inizia a Bologna il processo d’appello

da | Feb 13, 2020 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia | 0 commenti

BOLOGNA – Nel giro di pochi giorni si entrerà di nuovo nel vivo di una vicenda giudiziaria e di criminalità organizzata che ha segnato profondamente questa regione: il più grande processo italiano alla ‘ndrangheta.

Il 13 e il 19 febbraio, nell’aula speciale allestita all’interno della Casa Circondariale Dozza di Bologna, prenderà avvio il processo d’appello Aemilia, relativo ai riti abbreviati ed al rito ordinario svolti a Reggio Emilia, conclusi con la storica sentenza del Tribunale pronunciata il 31 ottobre 2018.

All’udienza del 13 febbraio saranno presenti i segretari generali Luigi Giove, Filippo Pieri e Giuliano Zignani. Negli stessi giorni, 18 febbraio, la Corte d’Appello di Bologna celebrerà la prima udienza relativa alla sentenza della Corte di Cassazione riferita ai primi riti abbreviati del processo Aemilia.

L’indagine prima, ed i processi poi, hanno messo in luce i problemi della ricostruzione post sisma e la portata enorme dell’azione messa in atto da un’associazione ‘ndranghetista che si è radicata in numerosi settori dell’economia, in grado di penetrare la società, tale da produrre una profonda alterazione che non ha risparmiato il tessuto democratico di questa regione.

Il lavoro ha rappresentato una componente fondamentale del disegno criminoso messo in atto. Il suo sfruttamento, e la conseguente negazione dei diritti, hanno avuto un ruolo essenziale nei meccanismi di accumulazione e arricchimento della ‘ndrangheta. Sono emerse situazioni, di portata anche drammatica, che hanno messo in evidenza le modalità di assoggettamento di tante persone, dei lavoratori alle regole mafiose.
Una condizione grave e pervasiva che ha trovato un argine fondamentale nell’azione messa in campo dalla magistratura e dalle forze dell’ordine. Ma a risultare fondamentale è stata anche la risposta che le forze sociali – sindacato, associazionismo antimafia – e delle stesse istituzioni locali che hanno saputo reagire per contrastare le mafie in questa regione. (CGIL Reggio Emilia )

LEGGI ANCHE:

Condividi su: