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Alessandro Pozzetti: è di Mirandola il “Best Instagram Influencer 2020”

da | Feb 23, 2020 | In Primo Piano, Mirandola, Cavezzo | 0 commenti

MIRANDOLA- Classe 1983, mirandolese di nascita e dal 2017 cavezzese d’adozione: Alessandro Pozzetti è un iphone addicted, ha una community Instagram che supera i 23 mila follower, è un amante dei tortellini in brodo e passa dalle otto alle dieci ore al giorno davanti al computer.

Ha lavorato per quasi dieci anni come responsabile ufficio acquisti in un’azienda nella provincia di Modena, poi un “salto nel buio” professionale e la scelta di “buttarsi” nel social media marketing. L’esperienza di Alessandro è l’esempio tangibile che trasformare i “sogni nel cassetto” in obiettivi concreti non è solo possibile ma con dedizione e impegno ci si può riuscire con grande successo.

Nel 2012 si fa conoscere grazie al suo blog di news sul marketing (www.apclick.it) e nel 2015 si specializza in Instagram Marketing. Oggi gira l’Italia con i suoi workshop e ha vinto quest’anno l’importante riconoscimento di “Best Instagram Influencer Marketing Specialist“.

 

Alessandro, sei riuscito in un’impresa che sognano in molti: trasformare la tua passione in un lavoro. Ci racconti come hai iniziato?

In buona sostanza è partito tutto nel 2012, nelle settimane successive al terremoto che ha sconvolto l’Emilia. Gli stabili dell’azienda per cui lavoravo la notte del 20 maggio crollarono e la mattina del 29 maggio stessa sorte toccò anche agli uffici provvisori strutturati nei giorni antecedenti alla seconda grossa scossa. Un disastro insomma. Fortunatamente nei mesi successivi l’azienda si delocalizzò riprendendo il lavoro a buoni ritmi. Ma non io. Presi la palla al balzo, mi licenziai da responsabile ufficio acquisti e feci quello che non avevo mai avuto il coraggio di fare prima: rimettermi in gioco in proprio. Consapevole di essere nel bel mezzo di una crisi economica mondiale e in un settore che molti (anche la mia famiglia allora) non consideravano un lavoro vero: il social media marketing.

Ci tengo a precisare che già nel 2011, prima del terremoto, cominciai (da appassionato di social media) ad avvicinarmi a quel nuovo modo di fare marketing, in particolare leggendo approfondimenti sui blog di esperti esteri. Da lì nacquero i primi contatti con quelli che erano allora gli unici esperti del settore in Italia e poi a fine 2012 le prime collaborazioni di lavoro.

Sei nato e cresciuto a Mirandola e hai scelto da poco di trasferirti a Cavezzo, in controtendenza rispetto alla maggior parte dei giovani che sceglie città più grandi. Come mai?

Ci sono tanti motivi. Sicuramente il primo è che quando ho iniziato a fare questo mestiere eravamo davvero pochissimi, non serviva dunque essere localizzati per forza a Milano, Londra o Berlino per poter avere un reale vantaggio lavorativo. Non c’era ancora uno storico che ci insegnasse cosa fare per imparare di più e meglio quel nuovo mestiere e non c’erano nemmeno corsi dedicati che rilasciassero una tangibile certificazione. Si migliorava sbagliando, ma soprattutto si imparava seguendo i consigli e gli errori fatti dai primi (per la maggior parte erano persone straniere). Negli anni a venire ho poi avuto la possibilità di spostarmi in una città dalle mille opportunità come Milano, che è il fulcro del marketing italiano; ma la mia figura nel settore era ormai conosciuta e mi bastava spostarmi in auto/treno/aereo per raggiungere i miei clienti e tenere i miei corsi.

Hai da poco ricevuto il premio “Best Instagram Influencer Marketing Specialist” (assegnato ogni anno dal magazine britannico Acquisition International) ai Business Excellence Awards. Una bella soddisfazione per te

Devo ancora realizzare quanto accaduto, molto onestamente. La redazione del magazine (con sede a Londra) mi ha informato della nomination soltanto prima di Natale, senza sapere come ero finito in nomination e con chi stavo competendo di preciso. Pochi giorni fa è arrivata poi la bellissima notizia di aver vinto il riconoscimento come “2020 Best Instagram Influencer Marketing Specialist”. Una grande soddisfazione, sì, lo ammetto, soprattutto perché è un premio molto specifico che ricompensa la scelta di specializzarmi, a partire dal 2015, nell’Instagram Marketing e  nell’Instagram Influencer Marketing.

Organizzi dei workshop su “Come comunicare e crescere su Instagram”: chi sceglie di partecipare a questi seminari?

Sì, li organizzo un po’ in tutta Italia, oppure vengo chiamato da enti privati (come scuole di formazione) e da eventi di settore organizzati. Tra i miei corsisti ci sono manager di grandi aziende, responsabili marketing, proprietari di attività commerciali locali, liberi professionisti, social media manager di agenzie pubblicitarie e agenzie web, studenti universitari e privati che vorrebbero semplicemente arrivare a fare il mio lavoro. Tutti hanno un solo obiettivo: capire come comunicare efficacemente su Instagram il loro personal brand o la loro azienda, con il fine di vendere di più o rafforzare la conoscenza del marchio.

 

 

 

 

 

 

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