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Coronavirus, aggiornamento ore 11 del 23 febbraio: “Più di 100 i contagiati in Italia”

da | Feb 23, 2020 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

Siamo a 89 contagiati in Lombardia“. Lo dice il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, a SkyTg24, parlando dei casi di coronavirus nel nostro Paese, aggiungendo che “sì, dovremmo aver superato i 100 contagi in Italia“.

Il governatore spiega che “ci sono già due strutture a disposizione” per accogliere le persone in quarantena e “stiamo predisponendo altri luoghi per ricoverarli perché il numero sarà molto rilevante. Abbiamo individuato inoltre un ospedale dismesso e poi chiederemo se ci sono strutture private alberghiere che si mettono a disposizione”.
Sulla decisione di non interrompere Schengen, Fontana osserva: “Io penso che si debba esser cauti nel dire di sì ma anche nel dire di no. Qualche controllo maggiore, qualche attenzione in più alle frontiere… come avrebbe dovuto essere fatta anche nel passato quando sollecitavamo misure di queste genere. Non lo dico per fare polemica ma qualche attenzione va posta”.

DI MAIO – “Come Farnesina abbiamo riportato in Italia tutti i connazionali bloccati all’estero che avevano chiesto di rientrare – scrive su Fb il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio – Tutti ovviamente sono stati sottoposti a controlli prima della partenza e al rientro hanno seguito un rigido protocollo sanitario. Oggi sentirò l’Ambasciata a Pechino per avere ulteriori aggiornamenti e capire meglio come evolve la situazione in Cina”. “Con il Consiglio dei Ministri di ieri, alla Protezione Civile, il governo ha varato una serie di misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza coronavirus. La macchina operativa dello Stato sta lavorando senza sosta giorno e notte – sottolinea Di Maio – monitorando l’evoluzione dei fatti e supportando chi ha bisogno”. Il ministro aggiunge: “Nei prossimi giorni faremo una riunione straordinaria al ministero degli Esteri per affrontare il tema del commercio estero e l’impatto che il coronavirus sta avendo nell’economia delle nostre imprese. Non abbandoniamo nessuno, ve lo garantisco!”.

TEST NEGATIVO SU CASO SOSPETTO A REGGIO CALABRIA – Il test eseguito al Grande ospedale metropolitano di Reggio Calabria su una donna di 37 anni di Campo Calabro proveniente dal Veneto e che presentava sintomi di febbre ha dato esito negativo. Nessuna presenza di coronavirus. La donna resta ricoverata nel reparto di Malattie infettive in attesa di un secondo test da effettuare a distanza di 24 ore dal primo. (Adnkronos)
LOMBARDIA – E’ Codogno, poco più di 15mila abitanti in provincia di Lodi, ‘l’epicentro’ del Coronavirus. “Tutte le situazioni di positività hanno avuto contatti con il pronto soccorso e l’ospedale di Codogno nei giorni del 18 e 19 febbraio”, spiega l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha quantificato in 89 le persone contagiate nella regione. “E’ tutto riferibile a quel territorio – puntualizza -: con cui tutti hanno avuto a che fare o per rapporti personali o per contatti con gli ospedali”. Ben 35 delle 47 persone risultate positive (compresa la donna deceduta) sono state individuate nell’area di Codogno, centro principale della pianura lombarda al confine con l’Emilia. Nell’ospedale della cittadina è stato ricoverato il cosiddetto ‘paziente 1′, M.M., 38 anni, oggi trasferito al Policlinico San Matteo di Pavia, la provincia in cui risultano altri due contagiati. Si tratta di due medici, marito e moglie, residenti a Pieve Porto Morone, poco più di 2.600 abitanti sulla riva sinistra del Po e al confine con la provincia di Piacenza. Il marito è un medico di base della zona, la moglie una pediatra che, non a caso, lavora nella zona di Codogno. Contagiati in Lombardia, nel Cremonese, anche una donna di Sesto Cremonese e un uomo di Pizzighettone, nella Val Padana centrale lungo il fiume Adda, pochi chilometri a Nord dalla confluenza nel Po. Il terzo caso della zona è un anziano di Soresina, ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Crema.

EMILIA-ROMAGNA – All’ospedale di Piacenza sono tre i pazienti risultati positivi al coronavirus, tutti legati al focolaio lombardo, tra cui l’infermiere addetto al triage all’ospedale di Codogno (Lodi) che prese in carico il 38enne lodigiano colpito da Covid-19. Gli altri due sono una donna di 82 anni residente a Codogno (Lodi) e di un cittadino lombardo di Maleo, sempre in provincia di Lodi. Tutti e tre sono calcolati tra i 46 lombardi.

VENETO – Vo’ Euganeo, comune della prima vittima del coronavirus in Italia, fa parte del Parco Regionale dei Colli Euganei e comprende nel suo territorio il Monte Venda, con i suoi 603 metri il più alto del comprensorio collinare. Qui si sono avuti 11 contagiati (compresa la vittima); il dodicesimo è di Mira (Venezia).

PIEMONTE – E’ ricoverato all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino il primo paziente risultato positivo al virus in Piemonte. Si tratta di un quarantenne che lavora nell’hinterland torinese, a Cesano Boscone, paese alle porte di Milano per raggiungere il quale si sarebbe più volte servito del treno. Su e giù tra Piemonte e Lombardia, per una mappa che sembra destinata ad allargarsi. (Ansa)

 

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