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Coronavirus: fake news sui social, sindaco e Ausl: “Denunciamo”

da | Feb 26, 2020 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia, Ravarino, Nonantola, Novi, Soliera, In primo piano, Carpi, In primo piano, Altri Comuni | 0 commenti

REGGIO EMILIA – Ha creato il panico, nelle ultime ore, una falsa notizia diffusa attraverso Facebook relativa a tre contagi da coronavirus nel reggiano. Il sindaco Vecchi e l’azienda Usl hanno annunciato un’azione legale nei confronti di chi ha pubblicato questo post.

Non solo il contagio del virus, ma anche quello della paura e dell’allarme. Il primo si diffonde attraverso le vie aeree, il secondo corre sui social network, su Whatsapp e Facebook in particolare. Negli ultimi giorni ne sono circolate di tutti i colori. In rete era reperibile, ad esempio, una falsificazione del testo dell’Ordinanza del presidente della Regione e del Ministro della salute, in base a cui era spostata in avanti la chiusura temporanea delle scuole fino addirittura a metà marzo. Ma non solo, sempre su Facebook circola anche un video che mostra una larva uscire dal labbro di un paziente mentre viene assistito da un medico. Un falso anche in questo caso.

Nel reggiano ha creato il panico un post diffuso su Facebook nelle ultime ore: si tratta di una falsa pagina di Televideo in cui vengono annunciati tre casi di contagio nella nostra provincia. Un post che ha mandato su tutte le furie il sindaco di reggio Luca Vecchi che lo ha rilanciato annunciando una denuncia. Denuncia che verrà depositata insieme all’Azienda Usl. Telereggio e Reggionline hanno contattato la persona che lo ha pubblicato. Si tratta di una donna 55enne residente a Montecchio, di professione cuoca. Al telefono si dice sorpresa e pentita: “Mi hanno girato questa cosa e l’ho pubblicata, tutto lì. Però l’ho cancellata subito. Non volevo creare paura o panico, con queste cose non si scherza”.

Il reato che potrebbe configurasi è quello del procurato allarme, punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda da euro 10 a euro 516.

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