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Mirandola fuori dall’Ucman? Golinelli: “Inevitabile. E’un ente azzoppato, più un peso che un beneficio”

da | Feb 27, 2020 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

MIRANDOLA, CAVEZZO E CONCORDIA, FINALE EMILIA, CAMPOSANTO, MEDOLLA, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO E SAN FELICE – Mirandola fuori dall’Ucman? Sembra prendere sempre più corpo la notizia di un’eventuale uscita del Comune di Mirandola dall’Ucman (Unione dei comuni modenesi area nord). La voce circola prepotentemente da qualche settimana, prima sussurrata, sull’onda della rabbia per la delega alla Sanità che era stato tolta al sindaco di Mirandola, neo presidente Ucman, Alberto Greco, poi sempre più alta. Finchè su Facebook uno dei più importanti esponenti leghisti di Mirandola, Roberto Lodi, ha scritto  l’altro giorno:

Ben venga finalmente lo scioglimento di questa Unione insensata, dai costi enormi, dalla burocrazia pletorica e magari con l’occasione lasciando a casa qualche dirigente che gode letteralmente nel vessare i cristiani a spese nostre.

Queste cose le diceva “Il centrodestra compatto – argomenta Lodi – 20 anni fa, quando prima ancora dell’Unione, i sindaci comunisti (ops di sinistra si dice oggi) trionfanti si inventarono l’Associazione dei comuni dell’area Nord, parlando di economie di scala, di vantaggi per tutti, di arrivare ad un super comune, salvo poi oggi quando non tutti i comuni sono più in loro mani, rompere il giochino e dire “non ci sto più”, e come bambini capricciosi richiedere la palla indietro (la revoca della delega alla sanità al sindaco leghista di Mirandola che cos’è se non un irresponsabile atto di autolesionismo per tutta la Bassa, fatto esclusivamente quanto vigliaccamente a favore di Carpi)”.

Parole che confermano la volontà secessionista che si fa sempre più forte, e che, conferma a Sul Panaro il leader della Lega della Bassa Gugliemo Golinelli, potrebbe presto concretizzarsi. Soprattutto se non ci sarà un maggior impegno dei comuni appartenenti all’Unione.

L’onorevole della Lega Guglielmo Golinelli che dichiara :”Mirandola è pronta a uscire dall’Ucman se gli altri comuni non cominceranno a collaborare“.

Il parlamentare leghista, infatti, lamenta la partecipazione ormai marginale dei comuni dell’Unione che non stanno apportando, secondo Golinelli, i servizi preventivati: “Il Comune di Cavezzo non si sta occupando della polizia municipale come previsto e Concordia è senza ragioneria nonostante la delega del sindaco Luca Prandini proprio alla ragioneria“.

Il Comune di Mirandola non può essere l’unico a mettere a disposizione energie e dirigenti” – continua il leghista – “L’Unione è un ente azzoppato e sta diventando più un peso che un beneficio“.

Parole chiarissime, per desrivere una situazione di criticità che era stata denunciata pesantemente dallo stesso sindaco Alberto Greco all’indomani del suo insediamento, la scorsa primavera. “L’Ucman si trova in una situazione particolare, con tre dei nove sindaci di centrodestra. I tre Comuni più popolosi. Non credo che una situazione del genere possa reggere, come si fa a decidere? Poi – osservava il sindaco nel giugno scorso– c’è il fatto che non tutti i Comuni hanno conferito i loro servizi all’Unione, vedi Cavezzo che ha i Vigili Urbani ancora sotto il suo Comune. Ho proposto una moratoria, diamoci un termine perché tutti i servizi siano realmente conferiti, così si dà segno di crederci davvero, poi nei riparliamo”. Da ridiscutere anche il contributo che Mirandola dà all’Ucman: “Enorme e sproporzionato, sia in termini di dipendenti che in termini di spazi”, secondo Greco, che chiudeva: “Del resto, io mi sono candidato per fare il sindaco di Mirandola, non per l’Ucman”.

E anche se da allora molta acqua è passata sotto i ponti, e ad esempio presidente dell’Ucman è diventato proprio Alberto Greco, l’insofferenza verso una Unione poco sentita e in cui Mirandola fa fatica per tutti è aumentata. Per cui, Mirandola è pronta a uscire.

 

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