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Mirandolexit, Stefano Lugli: “Buttare l’Unione alle ortiche? Un modo per regolare i conti in una maggioranza impreparata”

da | Feb 29, 2020 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio | 0 commenti

MIRANDOLA, CAVEZZO E CONCORDIA, FINALE EMILIA, CAMPOSANTO, SAN POSSIDONIO, SAN PROSPERO E SAN FELICE- Il comune di Mirandola resta al centro del ciclone, la Bassa si spacca e il confronto continua, aspro, sui social.

Stefano Lugli Elena Govoni Sonia Merighi Marco Bernardi Marco Sgarbi

Dopo le dichiarazioni di Guglielmo Golinelli e Sandro Palazzi e gli interventi di Lisa Luppi e Paolo Negro anche Stefano Lugli (Sinistra Civica) sceglie di affidare a un lungo post sui social tutta la sua amarezza per il MirandolaGate:” Siamo molto preoccupati dalle conseguenze di un’ipotetica uscita di Mirandola dall’Unione”- confessa Lugli- ” Metterebbe seriamente a rischio l’erogazione dei servizi e la tenuta stessa dei bilanci di molti dei comuni dell’Area Nord”.

Una maggioranza di centrodestra ” palesemente litigiosa e impreparata alla sfida del governo” quella che oggi governa l’Unione, secondo Lugli, che ha impiegato diversi mesi per scegliere il presidente fra i sindaci di Mirandola, Finale Emilia e San Felice.

“Pretestuosa e strumentale” per l’esponente di Sinistra Civica l’affermazione dell’Onorevole leghista Guglielmo Golinelli:” Golinelli sostiene che gli altri comuni dell’Unione non collaborano rendendo l’Ucman un ente azzoppato, ma il sindaco leghista Sandro Palazzi è il primo a non credere nell’Unione e in questi anni di mandato ha conferito controvoglia alcuni servizi solo quando si è visto costretto dall’impossibilità di erogarli direttamente”.

Non le manda di certo a dire Stefano Lugli e considera infine “inaccettabile” l’intervento dell’esponente leghista di Mirandola Roberto Lodi che auspica di accompagnare l’uscita di Mirandola dall’unione con il licenziamento di alcuni dirigenti,

“A tutto il personale dell’Unione va la solidarietà di Sinistra Civica per avere come guida riferimenti politici che per primi non credono nell’ente che dovrebbero governare” conclude Lugli.

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Il sasso l’ha lanciato il deputato mirandolese della Lega Guglielmo Golinelli: l’Unione Comuni Area Nord – Mirandola, San felice, Finale Emilia, Concordia, Medolla, Cavezzo,Camposanto, San Prossidonio e San Prospero –  è “un ente azzoppato, più un peso che un beneficio”, da cui uscire è visto come “inevitabile”.
Ma il malumore di Mirandola per i troppi oneri che le vengono attribuiti all’interno dell’Unione è storia antica. E se già l’Unione zoppicava quando era monocolore, tutta Pd, ora che è arrivata l’alternanza in tre Comuni su nove, con la Lega al governo, sembra implosa nell’ingovernabilità.

Una Unione, quella tra i nove Comuni della Bassa Modenese, che peraltro non è mai stata completata visto che ancora Cavezzo e Finale Emilia hanno i loro Vigili Urbani, e Finale Emilia ancora gestisce da sè gli asili nido. Il Comune di Cavezzo non si sta occupando della polizia municipale come previsto e Concordia è senza ragioneria nonostante la delega del sindaco Luca Prandini proprio alla ragioneria.

E che dire dei malumori dei sindacati sul fronte lavoro, dove su 200 dipendenti dell’Unione sono ritenuti troppi i dirigenti, e cè troppa disparità sul trattamento economico con gli altri lavoratori, che sono soprattutto maestre?
E poi, chi comanda nell’Unione? Chi è la voce politica a capo dell’esecutivo? Pur essendoci una presidenza, non ha la stessa forza che aveva un sindaco nei confronti dei dipendenti comunali.

Tutto è scoppiato, però, sull’onda della rabbia per la delega alla Sanità che era stata tolta al sindaco di Mirandola, neo presidente Ucman, Alberto Greco.

La pazienza è finita davvero? Mirandola, San Felice, Finale Emilia, Concordia, Medolla, Cavezzo,Camposanto, San Prossidonio e San Prospero hanno ancora voglia di stare insieme? O si preferisce riesumare il vecchio progetto di Comune Unico, senza Finale Emilia e San Possidonio che non troppo tempo fa era propugnato dal Pd?

 

Ecco tutti gli articoli del nostro speciale Mirandolexit, così come è stata ribattezzata la volontà di Mirandola di uscire dall’Ucman.

 

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Il dibattito sulla Mirandolexit

Le denunce dei sindacati

Il progetto Comune Unico

I problemi del 2019/1 La lunga, difficile, marcia per scegliere il presidente

I problemi del 2019/2 La diserzione

 

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