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Scuole chiuse anche la prossima settimana, si decide venerdì

da | Feb 27, 2020 | Mirandola, San Felice sul Panaro | 0 commenti

Le scuole riapriranno lunedì o si farà un’altra settimana con gli istituti scolastici ancora chiusi?. Bisognerà aspettare venerdì per saperlo. Lo ha detto l’assessore alla Salute Sergio Venturi facendo il punto coi giornalisti sull’epidemia da Coronavirus in corso. Ridimensionando un po’ quello che aveva detto il giorno prima, quando si era spinto a definire “probabile” una nuova settimana di chiusura, giovedì è stato meno netto.

“Domani  (venerdì) si insedierà la nuova Giunta regionale e farà sue considerazioni e probabilmente deciderà se mantenere le scuole chiuse o revocare tale misura. Mi auguro che il presidente Stefano Bonaccini riapra le scuole al più presto perché questo vorrebbe dire che la situazione si va stabilizzando”. Allentare la presa, conclude Venturi, “dal momento che ci stiamo rendendo tutti conto che non siamo di fronte a una situazione che desti preoccupazioni particolari circa la pesantezza della patologia, sarebbe un segnale positivo per le famiglie e i ragazzi. Per quanto mi riguarda vorrei che lunedì i ragazzi potessero tornare a scuola ma mi rimetto alla decisione della nuova Giunta”.

IL COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE

Sarà la nuova Giunta, operativa da venerdi ad assumere le prossime decisioni – a partire dalla riapertura o meno di scuole e servizi educativi per l’infanzia -anche attraverso la valutazione condivisa con la comunità scientifica, le autorità nazionali, le altre Regioni e i Comuni.

“Sono il primo ad auspicare un ritorno verso una maggiore normalità- ha affermato Venturi-, anche per dare un segnale ai cittadini, alle famiglie e ai ragazzi che sono a casa da scuola. Ma si ragionerà sulla base delle valutazioni fatte in modo approfondito con esperti e tecnici”.

Una cosa, intanto, l’assessore ha voluto chiarire: non c’è alcun bisogno di sanificare le scuole, perché in Emilia-Romagna non c’è un solo caso positivo proveniente da asilo nido, materne o scuole di ogni ordine e grado.

Immissione a scuola dei bambini: nessun certificato medico necessario, ad eccezione di malattia superiore ai 5 giorni (lo prevede il decreto del Governo)

Come già chiarito, non è necessario alcun certificato medico per il rientro a scuola (di ogni ordine e grado) degli studenti. È necessario, invece, se l’assenza da scuola è dovuta a una malattia di durata superiore a cinque giorni: in questo caso, a stabilirlo è il decreto del presidente del Consiglio dei ministri (23 febbraio 2020, n.6), fino al 15 marzo la riammissione a scuola dovrà avvenire, appunto, dietro presentazione del certificato medico, in deroga alle disposizioni vigenti in Emilia-Romagna dove la certificazione di riammissione scolastica è stata abolita da anni.

Per evitare afflussi eccessivi negli ambulatori dei medici di base e dei pediatri di libera scelta, il consiglio è di non presentarsi direttamente ma di contattare preventivamente il medico. E, per i pazienti con la febbre o con sintomi respiratori, rimane valida la raccomandazione di non recarsi negli studi dei medici senza averli contattati prima per telefono.

Naturalmente, anche in questo periodo e come sempre, i medici rilasceranno ai propri assistiti certificazioni sul loro stato di salute che attestino i dati anamnestici raccolti e i rilievi clinici constatati o oggettivamente documentati. Quindi i lavoratori che vogliono fruire del congedo per l’assistenza ai figli minori potranno ottenere gratuitamente dal medico, generalmente il pediatra di base, il certificato che attesti unicamente lo stato effettivo di malattia del figlio. Non possono essere chiesti certificati di malattia o di riammissione scolastica se non per i casi in cui lo stato di malattia sia effettivamente intervenuto.

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