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Annunciazione del Signore: il Santo Rosario in streaming

da | Mar 25, 2020 | Nonantola | 0 commenti

In occasione della solennità dell’Annunciazione del Signore, mercoledì 25 marzo, l’Arcidiocesi di Modena-Nonantola raccoglie l’invito di Papa Francesco e dell’Arcivescovo Erio Castellucci ad essere vicini con la preghiera agli ammalati, alle loro famiglie e a tutto il personale medico e sanitario impegnato a fronteggiare l’emergenza Covid-19.

Il Vicario Generale, Monsignor Giuliano Gazzetti, reciterà il Santo Rosario alle 19 nella chiesa di San Giorgio, affidando le preghiere alla Beata Vergine Ausiliatrice del Popolo Modenese nel Santuario a Lei dedicato. Il Santo Rosario sarà trasmesso in diretta streaming sul sito dell’Arcidiocesi – www.chiesamodenanonantola.it – e seguirà il rintocco delle campane che ogni sera, dalla solennità di San Giuseppe del 19 marzo, l’Arcivescovo Castellucci ha proposto di far suonare in ogni parrocchia come ulteriore segnale di comunione e di consolazione per tutti i fedeli, invitando le famiglie ad avviare un momento di preghiera.

La chiesa di San Giorgio, nel largo omonimo fra via Farini e piazza Roma, è conosciuta anche come Santuario della Beata Vergine Ausiliatrice del Popolo Modenese. La Vergine Ausiliatrice, dipinta nel 1617 da Pietro Paolo dell’Abate sotto un porticato presso la preesistente chiesa medioevale di San Giorgio, è una copia dell’affresco trecentesco di Santa Maria della Vita (Bologna), che in quel tempo fu rinvenuto miracolosamente nella città felsinea a seguito del distacco di uno strato di intonaco. Venerata sin da subito dai modenesi, a partire dalla duchessa Isabella di Savoia, madre di Francesco I d’Este, fu poi trasferita il 19 marzo 1649 all’interno dell’attuale chiesa di San Giorgio, ricostruita sul sito della precedente dal 1647 su progetto di Gaspare Vigarani. Nel 1651, il vescovo Roberto Fontana la proclamò miracolosa e nel 1673 l’immagine fu solennemente incoronata. Nel 1674 il Capitolo della Cattedrale stabilì che i canonici del Duomo vi si recassero in processione annualmente, nel sabato dopo la domenica in Albis. Nel XVII e XVIII secolo, era prassi comune dei laureati dell’Ateneo modenese recarsi a renderle pubblico omaggio il giorno stesso del conferimento della laurea. Venerata con il titolo di Beata Vergine Ausiliatrice del Popolo Modenese, l’immagine mariana custodita in San Giorgio è da quattro secoli oggetto della devozione di tutta Modena.

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