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Appello del sindaco di Mirandola: “Restate a casa e rispettate le regole, accettiamo il sacrificio”

da | Mar 14, 2020 | In Primo Piano, Mirandola | 0 commenti

Il Sindaco di Mirandola Alberto Greco, così come altri i colleghi dei comuni limitrofi, ha fatto il suo appello alla cittadinanza attraverso i social, in particolare con una nota su Facebook.

“Mi rivolgo a tutti voi per rinnovare l’invito ad osservare le norme e per un abbraccio, per ora solo virtuale, in attesa che questa emergenza si plachi.
Come ormai ben sapete tutta Italia è interessata dall’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus.
È assolutamente necessario che ciascuno di voi, con le vostre famiglie, eserciti il più alto senso civico e rispetti le restrizioni sanitarie che ci sono imposte, per il bene di tutta la comunità.
alberto greco“A differenza della Cina, l’Italia è una democrazia occidentale e il successo nella lotta al virus dipende prima di tutto dalla nostra responsabilità individuale: è il momento – difficile, durissimo, a cui non siamo avvezzi – per limitare in parte le nostre libertà allo scopo di goderne tutti e nella migliore condizione nel prossimo futuro.
Vi chiedo pertanto come Sindaco e come vostro concittadino, di osservare scrupolosamente le prescrizioni delle istituzioni, della Protezione civile e di tutto il personale sanitario impegnato in questa lotta:
rimanete a casa. Il numero di contagiati asintomatici è potenzialmente elevatissimo ed è necessario distanziare le persone riducendo al massimo i contatti, in modo da evitare un contagio rapido e simultaneo che produrrebbe il collasso del sistema sanitario, già messo a dura prova in questi giorni;
uscite solo ed esclusivamente per acquisti strettamente necessari come beni di prima necessità, alimentari, e per recarvi in farmacia. Attenzione: portate il massimo rispetto verso il personale che lavora negli esercizi commerciali e nelle farmacie, anche loro come tutti hanno bisogno di protezione;
rispettate la distanza di sicurezza di almeno 1 metro, pensate all’igiene scrupolosa delle mani fuori e dentro casa, e se potete indossate guanti e mascherine;
evitate ogni assembramento pubblico sia all’aperto che al chiuso. In questi giorni verranno rafforzati i controlli e uscite prive di motivazione saranno sanzionate.

È un momento complesso per le famiglie, i cui piccoli sono stati strappati all’improvviso dalla loro routine scolastica, ma anche per gli adolescenti e i giovani che si vedono costretti a rinunciare alla vita sociale e al movimento.

È necessario accettare questo sacrificio individuale in nome di un bene comune più grande come la salute pubblica e la salute di moltissime categorie a rischio, in primis gli anziani, ma anche gli immunodepressi, i malati oncologici e altri pazienti cronici.

La nostra comunità è già stata messa a dura prova nel 2012 con l’emergenza terremoto; tutti noi abbiamo sognato una vita tranquilla dopo esserci ripresi con tutte le nostre forze da quella tragedia, ma ora è il momento di utilizzare lo spirito e il coraggio che ci contraddistinguono per combattere una battaglia ancora più grande e che ci vedrà, con la collaborazione di tutti, ancora una volta vincenti: unire le forze – distanti col corpo ma vicini con lo spirito – per salvaguardare la salute pubblica”.

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