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Per far fronte all’emergenza Covid-19 le strutture ospedaliere modenesi sono pronte ad arrivare fino a 884 tra posti letto e di terapie intensiva e semintensiva. Il piano è stato sottoposto venerdì 13 marzo all’esecutivo della Conferenza territoriale sociale e sanitaria della provincia di Modena (Ctss) che si è riunita in videoconferenza. Ad annunciarlo Letizia Budri, vicesindaco e assessora del Comune di Mirandola. 

“Il sistema sanitario modenese – ha affermato Il presidente della Conferenza – sta offrendo una prova di grande efficienza nell’affrontare questa terribile emergenza, grazie alla capacità organizzativa, alle attrezzature all’avanguardia a disposizione, ma soprattutto alla professionalità e l’impegno straordinario di medici, infermieri, paramedici e tutti gli operatori supportato dallo sforzo messo in campo dalla protezione civile, le forze dell’ordine, la Regione e tutta la pubblica amministrazione”.

Hanno partecipato alla videoconferenza il presidente della Provincia Gian Domenico Tomei, i sindaci dei Comuni, sede di distretto sanitario, di Carpi, Castelfranco Emilia, Mirandola, Pavullo, Sassuolo e Vignola, il direttore generale dell’Ausl di Modena Antonio Brambilla, Luca Sircana, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero-universitaria di Modena, Silvana Borsari, direttrice sanitaria dell’Ausl di Modena e Bruno Zanaroli, direttore generale dell’ospedale di Sassuolo.

Brambilla, commentando i dati della diffusione del virus nel modenese, ha parlato di “andamento per ora sotto controllo, tenendo conto della capacità di risposta dei nostri servizi, ma soprattutto del piano che abbiamo predisposto su richiesta della Regione per aumentare i posti letto e quelli delle terapie intensive, coinvolgendo, oltre all’hub di Modena, gli ospedali di Carpi, Sassuolo e Mirandola, come previsto dalla Regione, e che offre garanzie per affrontare le prossime settimane a seconda dell’evolversi della situazione”.

Il piano sul Covid-19, illustrato da Brambilla, prevede la possibilità di realizzare, se sarà necessario, 884 tra posti letto e in terapia intensiva e semintensiva, attraverso riorganizzazioni interne. Di questi, come ha spiegato Sircana, 448 posti letto per i pazienti da Covid-19 e fino a 60 posti in terapia intensiva sono previsti all’Azienda ospedaliera e universitaria di Modena.

In questo momento nell’Azienda per i malati di Covid-19 sono attivi 22 posti al Policlinico più sei posti a Baggiovara, per un totale di 28 posti intensivi, “uno sforzo significativo – ha sottolineato Brambilla – se consideriamo che in condizioni normali, i posti di terapia intensiva al Policlinico sono 12 e a Baggiovara sono 24”.

Sempre in caso di necessità, come ha indicato Borsari, saranno disponibili a Sassuolo 146 posti letto e otto tra terapia intensiva e semintensiva, a Carpi 110 posti letto, più 12 di terapia intensiva e sei semintensiva e successivamente a Mirandola, ospedale con competenze importanti in ambito pneumologico, 80 posti letto, dieci in terapia intensiva e quattro semintensiva. Il potenziamento delle terapie intensive dedicate al Covid-19 consente anche di continuare a garantire l’assistenza a tutte le altre tipologie di pazienti.

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