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Mirandola e il ricordo di chi non c’è più per colpa del Coronavirus

da | Mar 31, 2020 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA, MARTEDì 31 MARZO 2020 – Mirandola e il ricordo di chi non c’è più per colpa del Coronavirus. La cerimonia si è svolta davanti alla sede del Comune. 

C’era il sindaco di Mirandola Alberto Greco con la fascia tricolore, a nome di tutta la cittadinanza, per osservare un minuto di raccoglimento. Le bandiere, per l’occasione sono state  esposte a mezz’asta, ed unitamente al primo cittadino c’era anche don Fabio Barbieri, parroco del Duomo di Mirandola, Santa Maria Maggiore.

Un gesto simbolico ed al tempo stesso concreto che nasce dalla proposta di Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani e Upi. Volto ad esprimere il cordoglio e la vicinanza del Paese intero alle famiglie delle vittime del Covid-19. Ma anche, per onorare il lavoro ed il sacrificio di tutti gli operatori sanitari impegnati nella cura dei malati. E, così pure, per essere vicino a tutti coloro che continuano a lavorare, come a quelli che compiono il proprio dovere rispettando le regole e rimanendo a casa.

L’iniziativa adottata da Anci è partita dal Presidente della Provincia di Bergamo, Gianfranco Gafforelli. Il minuto di silenzio quindi, sarà anche l’occasione, per essere vicini all’ex parroco di Mortizzuolo don Ermanno Caccia che, rientrato al proprio paese d’origine in territorio bergamasco diverse settimane fa, è stato testimone diretto del decesso di tanti suoi concittadini e di diversi sacerdoti.

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