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Mirandolexit, Paolo Negro (Pd): “Usare il cacciavite, non il martello”

da | Mar 6, 2020 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero, Bomporto, Bastiglia | 0 commenti

Paolo Negro ha affidato alla sua pagina social ufficiale un commento sul periodo particolare che stiamo attraversando e pesta l’acceleratore sull’unione. Riportiamo integralmente il breve comunicato:

Siamo in un tempo incerto segnato da crisi a ripetizione: le Istituzioni devono dare sicurezza. Rimanere uniti, proseguire e rafforzare il cammino dell’Unione dei Comuni è nell’interesse del territorio, dei suoi 87mila cittadini, così come dei singoli comuni, piccoli e grandi, compresa Mirandola.
L’Unione ha anche criticità? Certo, ma anche tanti servizi di qualità e punte di eccellenza, come l’eccezionale esperienza della Fondazione Scuola di Musica, tra le esperienze più avanzate in Europa nel campo dell’educazione musicale, con oltre mille studenti, numeri da primato europeo, o l’esperienza d’innovazione dell’Azienda di Servizi alla Persona dell’Unione, nel campo della non autosufficienza. Queste due eccellenze hanno avuto come presupposto e motore proprio l’Unione dei Comuni, sono state possibile perché siamo stati uniti intorno ad obiettivi ambiziosi che non hanno colore politico.
Non si dimentichi che l’Unione, per poco meno di metà dei suoi 15 anni di vita, ha attraversato una catastrofe naturale, un terremoto di dimensioni che avrebbe piegato le gambe a chiunque: eppure anche nella scorsa legislatura l’Unione è cresciuta, raddoppiando i propri dipendenti.
Certo, come tutte le strutture complesse, l’Unione ha bisogno di una costante spending review, ha bisogno di riorganizzarsi, proprio perché è cresciuta tantissimo, si pensi al recente trasferimento dell’assistenza sociale e dei servizi scolastici.
Questo lavoro di riorganizzazione si chiama governo, è quello che ora i sindaci debbono fare insieme, al di là delle appartenenze. E’ assolutamente possibile, oltre che necessario: abbiamo approvato all’unanimità nei giorni scorsi il bilancio dell’Unione, abbiamo discusso per sei mesi e poi condiviso il programma dell’Unione, fatto di obiettivi di sviluppo per la Bassa, senza che la Lega ponesse in questione il futuro dell’Unione e mettesse sul tavolo alcuno dei diktat e delle stroncature che leggiamo in questi giorni.
Ora dobbiamo dare certezze, concentrare le energie sul governo dell’Unione e sull’attuazione di quegli obiettivi di sviluppo di cui la Bassa ha bisogno: il potenziamento dell’Ospedale di Mirandola e dei servizi sanitari sul territorio, il rafforzamento dell’offerta di formazione tecnica superiore a servizio dell’occupazione dei nostri giovani, l’ulteriore crescita del Tecnopolo, l’avvio della Cispadana, l’attuazione di un piano organico sulla SS12 -Canaletto e il potenziamento del trasporto pubblico verso Modena.
Siamo terra di motori e di meccanici: usiamo il cacciavite, non il martello, per migliorare le cose.

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