I Verdi: “Passata l’emergenza coronavirus, la fase post-epidemia deve puntare ad attuare la svolta green in Emilia-Romagna”
BOLOGNA – Silvia Zamboni, co-portavoce Federazione Verdi Emilia-Romagna e consigliera regionale di Europa Verde e Paolo Galletti, co-portavoce Federazione Verdi Emilia-Romagna, esprimono il proprio orientamento circa il dopo-pandemia e le misure da attuare in Emilia-Romagna:
Lo studio reso noto dalla Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima) a cui hanno collaborato ricercatori dell’Università di Bologna, Bari, Milano e Trieste punta il dito contro le polveri sottili come possibili veicoli dell’epidemia COVID-19, mettendo in correlazione le alte percentuali di polveri sottili con i più alti tassi di diffusione del virus. Un’ipotesi inquietante che merita di essere approfondita per le implicazioni che potrebbe avere questa tesi rispetto alla tutela della salute.
Già oggi gli alti tassi di smog sono all’orgine di 80mila decessi prematuri all’anno nel nostro paese. Il bacino padano, in particolare, è considerato una delle aree con il più alto inquinamento atmosferico in Europa.
Per questo urge che, a partire dalla fase di ricostruzione post-emergenza, si avvi con decisione la “svolta verde” che abbiamo sostenuto nel programma elettorale delle regionali di Europa Verde e nel programma del centrosinistra collegato a Stefano Bonaccini Presidente. La “svolta verde” deve riguardare in primis i trasporti, la produzione e l’impiego di energia a favore delle fonti rinnovabili, l’edilizia e l’agricoltura per ridurre sia lo smog sia le emissioni climalteranti di gas serra.
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