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Rubano dall’ospedale mascherine e guanti sterili per venderli a 70 euro l’uno

da | Mar 11, 2020 | Cronaca | 0 commenti

Hanno rubato centinaia di pezzi fra mascherine, guanti in lattice e disinfettanti nei magazzini dell’ospedale Maggiore di Parma, per rivenderli in un bancone all’ingresso di una sala slot. E’ quanto a scoperto la Guardia di Finanza dopo una indagine coordinata dal pm Emanauela Podda.
Grazie a una segnalazione al 117, le Fiamme Gialle hanno fatto un controllo e trovato i prodotti, che venivano venduti a prezzi elevatissimi: 70 euro, una mascherina.
Le indagini  -ricostruisce l’Ansa-  hanno permesso di risalire prima a un 40enne residente a Parma dipendente dell’azienda sanitaria, l’uomo che aveva portato il materiale nel luogo di vendita abusiva, e poi ad un 58ennee residente a Torrile (Parma). Nella casa di quest’ultimo gli uomini della Guardia di Finanza hanno trovato centinaia di pezzi fra mascherine, guanti in lattice, prodotti per l’igiene tutto di proprietà dell’ospedale di Parma e rubato allo stessa azienda ospedaliera. I due sono stati denunciati per peculato.

“E’ una vergogna. Che delle persone, a maggior ragione i dipendenti pubblici di un’azienda sanitaria, sfruttino l’emergenza che stiamo vivendo per fini di lucro a proprio vantaggio è davvero inaccettabile. Un fatto, se verificato, che da solo qualifica chi lo ha compiuto. Persone, nel caso, che dovranno essere tutte chiamate a scontare fino in fondo la pena”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, di fronte alla notizia delle tre persone denunciate dalla Guardia di Finanza di Parma per la vendita abusiva di mascherine, guanti e gel igienizzanti sottratti illecitamente all’azienda sanitaria del capoluogo ducale.

“Nel momento in cui nel nostro sistema sanitario tutti stanno facendo un lavoro straordinario per assistere e curare chi ha bisogno, in giorni durissimi a causa della diffusione del coronavirus, qualcuno crede di poter approfittarne in maniera indegna. Ringrazio gli inquirenti per aver scoperto quanto successo: da parte nostra e delle strutture sanitarie hanno il massimo della collaborazione affinché si arrivi velocemente all’accertamento pieno dei fatti. Quanto ai due dipendenti della Ausl di Parma- chiude Bonaccini-, chiedo ai vertici dell’Azienda la massima rigorosità nell’applicare ogni procedimento disciplinare o procedura che li riguardi, senza guardare in faccia a nessuno. Se colpevoli, non sono certo degni di far parte della sanità dell’Emilia-Romagna”.

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