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Aimi (FI) chiede al Governo un rilancio del settore turistico: detraibilità per chi spende in Italia

da | Apr 18, 2020 | Mirandola | 0 commenti

Enrico Aimi, senatore e capogruppo in Commissione Affari Esteri per Forza Italia, ha avanzato richieste al Governo per un rilancio fattivo del turismo italiano. Riportiamo il comunicato in via integrale:

Rilanciare il settore turistico a seguito dell’emergenza virus cinese, e per tutto il tempo necessario, deve essere una delle priorità già dai prossimi giorni, prima dell’arrivo della bella stagione. E’ assolutamente indispensabile arrivare preparati e con gli strumenti normativi adeguati, per consentire ai turisti – qualora le riaperture fossero approvate dagli esperti – di poter usufruire di sgravi e incentivi fiscali. Per questo mi rivolgo al Governo affinché fin da subito metta in cantiere una misura volta a prevedere la detraibilità delle spese turistiche almeno per il 50%, purché tali spese vengano effettuate sul territorio nazionale e in strutture che hanno la sede legale nel nostro Paese e purché le prenotazioni avvengano su piattaforme nazionali. Da parte nostra l’impegno a predisporre emendamenti in tal senso già dal prossimo decreto.

Soggiorni, dal Campeggio al Grand Hotel; viaggi, dal treno, alla nave, dall’aereo alle autostrade e fino ai ristoranti, ombrellone e pedalò, se “goduti” nel Belpaese, da cittadini italiani, o con fiscalità nazionale, potranno essere detratti al 50% oppure con possibilità di cessione immediata del credito a chi vende il pacchetto vacanze. Una consistente iniezione di liquidità in un settore chiave, una boccata d’ossigeno per evitare che tutta la filiera finisca in rianimazione. E’ necessario infatti, in questo particolare momento, che arrivi forte e chiaro agli italiani il messaggio che il nostro turismo ha bisogno di tutti e di ciascuno per poter ripartire. Fruire delle strutture del Paese più bello del mondo, per varietà di ricchezze paesaggistiche e artistiche, restare in Patria per l’estate, è un autentico atto d’amore prima che una scelta di buon senso e di intelligenza, che va fortemente incentivata dalle norme nazionali. Abbiamo il dovere di mettere in campo ogni misura possibile per consentire ai nostri operatori e imprenditori turistici di poter riaprire, certamente in condizioni di sicurezza, ma con la certezza di ricavi dignitosi per non soffocare un settore economico trainante. Il nostro Paese sta scontando – e purtroppo continuerà a scontare a lungo – le conseguenze di questa crisi e rilanciare le nostre eccellenze è il primo fondamentale passo di un percorso virtuoso che tutti insieme dovremo affrontare.

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