Si chiama “Disabilità e lavoro” la rubrica che Sul Panaro ha deciso di ospitare sulle sue pagine. La tiene l’esperta di risorse umane Francesca Monari.
E’ uno spazio in cui parleremo di tutti i problemi connessi all’inserimento prefessionale di persone con disabilità, certificata e e non, cercando da dare tutti i punti di vista. Facciamo parlare gli imprenditori per capire quali sono i profili più interessanti e se vivono l’obbligo di inserimento lavorativo come un limite o come un’opportunità. Diamo spazio ai formatori e ai responsabili delle risorse umane, mostriamo obblighi di legge e novità normative. E naturalmente, ci saranno anche i lavoratori o aspiranti tali. Uno spazio per tutti, per capire meglio questo complesso mondo.
Cristiana Casarini “Chi usa una carrozzina sa bene che essa fornisce un diverso punto di osservazione della vita: ti mette davanti a situazioni a volte difficoltose, spesso inconsuete, ti presenta modi insoliti di guardare il mondo e inevitabilmente ti arricchisce”
Cristiana è la segretaria del sindaco di Finale Emilia, da tre mandati, e curatrice della pagina istituzionale del Comune per cui lavora.
Cosa vuol dire per te lavorare?
“il lavoro fa la differenza per tutti”.
Approfondendo, non bisogna sempre dividere gli argomenti e gli approcci fra “normali” e disabili, ciò che vale per uno vale anche per l’altro.
Se hai un lavoro, puoi realizzare sogni, bisogni, aiutare la tua famiglia, aiutare gli altri. Il lavoro è un’opportunità che ciascuno dovrebbe avere. Il lavoro può essere una realizzazione, soprattutto se parliamo di professione scelta, sognata e realizzata. Io volevo essere un medico di elisoccorso o di traumatologico, forse per la mia vena un po’ sadica! Non ho potuto perseguirla, ma mi sono ritrovata comunque, a svolgere una mansione che mi piace, mi entusiasma e mi dà soddisfazione. Anche questo è il lavoro”.
Cristiana è inoltre promotrice di diverse iniziative culturali. Collabora con un’associazione la cui missione è quella di dare spazio a tutte le forme d’arte e di valorizzazione del territorio, con un’ associazione enogastronomica per la quale ha organizzato corsi, eventi, ed attività a scopo sociale, un altro posticino, racconta, è riservato ad una famosa fondazione, che raccoglie fondi per la ricerca sulla distrofia muscolare.
E tra il lavoro, il volontariato e la famiglia hai scritto inoltre tre libri e diverse poesie… “eh già, non posso dire che la mia vita sia povera, soprattutto di sentimenti o persone care: al mio fianco ho sempre mio marito Claudio con il quale vivo, i miei genitori molto presenti, mio fratello, mio nipote e anche un animale domestico, perché la sera quando ti ritrovi a letto un peloso che si accuccia fra le tue gambe, facendoti sentire il suo incondizionato amore è il ritratto ed il calore della famiglia”.
“Tempo per fare altro non ne ho” dice… e ci crediamo!
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