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Finale e il Coronavirus, tra la scelta (solitaria) di sanificare le strade e le mascherine da distribuire- L’intervista al sindaco

da | Apr 28, 2020 | In Primo Piano, Finale Emilia | 0 commenti

FINALE EMILIA – Piccole battaglie giornaliere per far rispettare il lockdown, la scelta (solitaria e non priva di polemiche) di sanificare le strade e lo smistamento capillare di mascherine : il sindaco di Finale, Sandro Palazzi, racconta la situazione nel comune sotto la sua amministrazione.

Sono passati quasi due mesi dal decreto del 9 marzo che ha ampliato la “zona rossa”estendendola a tutto il Paese. Come ha reagito la città, i cittadini stanno rispettando le misure previste?Si registrano infrazioni?

Almeno per il primo periodo, la gente ha fatto fatica a capire la serietà della situazione e fare in modo di rispettare certi comportamenti. Mediamente c’è stato l’impegno da parte di tutti. Dall’andamento dei dati, negli ultimi dieci giorni, il numero dei positivi è diminuito a fronte invece dell’aumento dei tamponi effettuati: questo sta a significare che i comportamenti, con una buona sorveglianza, sono stati piuttosto scrupolosi.

Quali sono i dati attuali della diffusione del Covid-19 a Finale: quanti sono i positivi, i ricoveri, i pazienti guariti?

40 i positivi tra ricoverati in ospedale e in isolamento domiciliare. Il numero dei guariti aumenta di giorno in giorno: siamo arrivati a 14.

Come sta affrontando l’emergenza la macchina comunale? Quali iniziative sono state messe in campo per aiutare i cittadini?

Abbiamo distribuito una gran quantità di mascherine: una parte fornita dalla regione Emilia-Romagna e 15 mila pezzi acquistati dal Comune, e altre ancora. Sono state imbustate e distribuite gratuitamente: a domicilio per gli over 65 e in punti definiti della città per il resto della popolazione.

Abbiamo provveduto alla sanificazione delle strade in due ondate diverse, seguendo tutta la normativa prevista.

Per quanto riguarda i servizi per l’infanzia abbiamo mantenuto attive le educatrici che, un paio di ore a settimana, si dedicano all’attività didattica a distanza. La distribuzione dei buoni alimentari ha funzionato molto bene, grazie all’apparato dei servizi sociali. La somma stanziata per Finale ammonta a circa 85 mila euro: la fase di selezione delle domande e di distribuzione è quasi completata, siamo già arrivati al 70% della cifra erogata dal Governo

Per il servizio agli anziani, abbiamo sottoscritto un protocollo con l’A.S.P per fare in modo che gli anziani bloccati a casa fossero raggiunti per la consegna di medicine e generi alimentari. Grazie anche ai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile.

Come state gestendo il lavoro del Consiglio Comunale per evitare la paralisi delle attività costituzionali?

Avevamo fatto l’ultimo Consiglio Comunale poco prima che entrassimo in emergenza, la prossima settimana andremo nuovamente in Consiglio con il meccanismo della videoconferenza: abbiamo fatto delle prove e siamo pronti per partire con questa modalità.

I sindaci sono la prima frontiera delle richieste dei cittadini, cosa chiedono?Aiuti economici, aiuti per la gestione dei parenti anziani o dei bambini, esoneri particolari?

Attraverso messaggi Whatsapp ho ricevuto richieste di persone che, avendo un solo reddito contenuto e mancando il lavoro, sono in difficoltà. Famiglie che si sono trovate direttamente travolte dal  Coronavirus e dalla conseguente chiusura delle attività.

Quale è stata la maggiore criticità che, come sindaco, ha vissuto nella gestione dell’emergenza?

La criticità è stata generale: siamo un ente con più di 100 dipendenti, abbiamo dovuto garantire il funzionamento dei servizi essenziali in una situazione straordinaria, lavorando sulla sicurezza in primis dei dipendenti; provvedere alla sanificazione continua dei locali comunali e ricorrere allo smart working che è sicuramente un ottimo sistema ma limita allo stesso tempo i contatti diretti necessari per certi settori.

Per quanto riguarda la cittadinanza, è stato difficile convincere alcuni cittadini che non si sono rivelati consapevoli da subito dell’emergenza. Il controllo il generale è stato ovviamente fonte di preoccupazione, anche perché siamo stati costretti a operare con il personale che avevamo a disposizione.

Cosa ci dobbiamo aspettare il 3 maggio?

Non sarà sicuramente un’uscita definitiva dalla crisi, sarà un punto di partenza, ma graduale e nel tentativo di tornare alla normalità un pò alla volta.

 

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