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Il sindaco di San Possidonio: “Pesante contrazione da Coronavirus sulla nostra economia”

da | Apr 25, 2020 | San Possidonio | 0 commenti

SAN POSSIDONIO – La necessità di rispondere a tutte le legittime domande e paure dei concittadini e guardare oltre l’emergenza pensando al domani: queste le preoccupazioni più forti espresse dal primo cittadino Carlo Casari.

Sono passati quasi due mesi dal decreto del 9 marzo che ha ampliato la “zona rossa” estendendola a tutto il Paese. Come ha reagito la città, i cittadini stanno rispettando le misure previste? Si registrano infrazioni?

I Possidiesi sono molto attenti alla loro salute e da subito hanno rispettato la normativa ” di auto isolamento”. Il nostro però è un paese piccolo e la rete commerciale dei negozi e di negozio “di vicinato” è limitata, quindi sono molte le richieste di potersi spostare nei centri vicini ove ci sono strutture commerciali più competitive e che possono fornire prodotti alimentari a prezzi ridotti.

Quali sono i dati attuali della diffusione del Covid-19 a San Possidonio: quanti sono i positivi, i ricoveri, i pazienti guariti?

I dati odierni sono: 2 le persone guarite,  2 pazienti ricoverati in quarantena e 7  le persone in quarantena volontaria.

Come sta affrontando l’emergenza la macchina comunale? Quali iniziative sono state messe in campo per aiutare i cittadini?

Dalla prima settimana si sono apportate modifiche alla disposizione degli uffici, distanziando le scrivanie e dotandole di panelli di protezione in plexiglass atti ad evitare un contatto diretto degli impiegati con il pubblico; è stata inoltre disposta la riduzione degli orari di apertura degli uffici al pubblico, la prenotazione obbligatoria per le sole pratiche indifferibili e il rinvio di tutte le altre; è stato attivato per i dipendenti il telelavoro e l’utilizzo delle ferie pregresse.

Per quanto riguarda i servizi per l’infanzia: cosa avete messo in campo dopo la chiusura e cosa prevedete per il momento della riapertura

Dal 23 febbraio i servizi scolastici sono stati sospesi e il personale docente, dopo la prima settimana, ha iniziato le lezioni a distanza per continuare il programma scolastico ma soprattutto per avere un contatto con i ragazzi e per non farli sentire soli. Allo stesso modo educatori della scuola d’infanzia e nido stanno cercando di mantenere un contatto con i bambini che frequentano i servizi 0-6. Per la riapertura aspettiamo notizie e informazioni dal Governo che sta lavorando e ci informerà a breve. Ci metteremo a disposizione con le nostre risorse, collaborando con l’Istituto comprensivo Sergio Neri per assumere le misure e le nuove norme comportamentali alle quali i nostri bambini e ragazzi dovranno attenersi per poter frequentare la scuola in sicurezza.

Per gli anziani invece? Quali misure state già adottando o intendete attivare

Alle persone sole e agli anziani, con l’aiuto dei volontari della Protezione Civile, abbiamo consegnato una lettera con numeri di telefono da contattare per necessità o per ricevere compagnia e supporto in un momento difficile. L’idea era quella di fornire un punto di riferimento per persone sole, fragili e probabilmente disorientate dalla situazione che stiamo vivendo.

I sindaci sono la prima frontiera delle richieste dei cittadini, cosa chiedono? Aiuti economici, aiuti per la gestione dei parenti anziani o dei bambini, esoneri particolari?

Le principali richieste riguardano la necessità di orientamento nelle disposizioni normative che si sono velocemente susseguite: capire cosa era possibile fare e cosa no, è stata la principale richiesta dei cittadini. Abbiamo intercettato e supportato situazioni di persone sole, con fragilità e prive di rete familiare, per le quali il Comune e i Servizi Sociali sono intervenuti con aiuti anche semplici come fornire la spesa alimentare, farmaci o altri beni a chi si è trovato nella condizione di non poter uscire per tutelare la propria salute.

Come state gestendo il lavoro del Consiglio Comunale per evitare la paralisi delle attività costituzionali?

Il lavoro di Giunta è stato molto impegnativo: abbiamo convocato il C.O.C in forma ristretta per adottare le ordinanze e attuare le misure richieste e ci siamo interfacciati con i Consiglieri di maggioranza per un confronto costante mirato alla gestione di questa fase delicata. Anche le attività collegiali, in ottemperanza alle misure di contenimento del virus, si sono tradotte in forme di contatto virtuale e sono state realizzate prediligendo la formula della videoconferenza.

Avete fatto un calcolo su costi/risparmi per il bilancio comunale? Al di là delle risorse regionali e statali, cosa potrà fare il Comune?

A fronte di minori spese per la sospensione di alcuni servizi legati al funzionamento delle scuole (mensa, trasporti, utenze) avremo consistenti maggiori spese per gli interventi straordinari dei Servizi Sociali gestiti da UCMAN già preannunciati e spese non previste in bilancio legate all’emergenza COVID-19. È in corso la verifica, non semplice, per valutare se le somme risparmiate potranno compensare le maggiori spese. È nostra intenzione di avvalerci delle possibilità date dal decreto “Cura Italia”, per recuperare risorse utili a far fronte alla maggior spesa corrente conseguente all’emergenza.

Quale è stata la maggiore criticità che, come sindaco, ha vissuto nella gestione dell’emergenza?

La principale difficoltà è stata cercare di rendere partecipe tutta la popolazione dei continui cambiamenti che i vari decreti ci imponevano, cambiando metodologie, modificando stili di vita ormai consolidati e richiedendo sacrifici a tutti noi.

Quale settore la preoccupa di più, una volta che l’emergenza sarà rientrata? Avete un’idea di quanti esercizi commerciali saranno costretti a chiudere?

Abbiamo da subito rinviato le scadenze dei tributi comunali. Le condizioni di maggiore difficoltà credo appartengano alle attività non alimentari, causate da una prolungata chiusura e da merce in magazzino che può essere ormai fuori stagione. Per aiutare i nostri commercianti abbiamo gestito i buoni spesa in modo da consentirne l’utilizzo nei nostri negozi, ottemperando così anche alle  limitazioni della mobilità .

Cosa ci dobbiamo aspettare il 3 maggio?

Credo e questo mi preoccupa molto che la nostra economia avrà una pesante contrazione, tasse rinviate ma più avanti dovranno essere pagate e non sarà una cosa indolore.

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