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L’appello dei sindaci dell’Appennino: “Fate riaprire le seconde case”

da | Apr 29, 2020 | Medolla | 0 commenti

«Dobbiamo riaprire le seconde case nei comuni della montagna, con le necessarie attenzioni, ma con l’obiettivo di far ripartire il nostro Appennino».

Lo ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, sintetizzando quanto emerso dall’incontro in videoconferenza, nel pomeriggio di martedì 28 aprile, con i sindaci dei comuni montani per fare il punto sulla fase 2 dell’emergenza Covid-19 e sulle prossime azioni da mettere in campo.

«Dai sindaci è arrivato un messaggio chiaro – prosegue Tomei – che va nella direzione di una riapertura controllata ai proprietari ed anche agli affittuari, secondo principi di cautela e sicurezza. Porterò al presidente Bonaccini questo messaggio, perché ci sono le condizioni di garantire la sicurezza

«Dobbiamo riaprire le seconde case nei comuni della montagna, con le necessarie attenzioni, ma con l’obiettivo di far ripartire il nostro Appennino».

Lo ha affermato Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena, sintetizzando quanto emerso dall’incontro in videoconferenza, nel pomeriggio di martedì 28 aprile, con i sindaci dei comuni montani per fare il punto sulla fase 2 dell’emergenza Covid-19 e sulle prossime azioni da mettere in campo.

«Dai sindaci è arrivato un messaggio chiaro – prosegue Tomei – che va nella direzione di una riapertura controllata ai proprietari ed anche agli affittuari, secondo principi di cautela e sicurezza. Porterò al presidente Bonaccini questo messaggio, perché ci sono le condizioni di garantire la sicurezza e favorire una ripresa per un territorio che sta soffrendo particolarmente».

Nel corso della videoconferenza ira i sindaci è prevalsa l’idea di una riapertura che sappia coniugare l’emergenza sanitaria con quella economica, salvaguardando anzitutto la salute dei cittadini, ma che sappia anche offrire soluzioni al bisogno di rilancio e crescita.

«Mi farò portavoce di questi bisogni presso il tavolo di crisi della Regione Emilia-Romagna – conclude Tomei – perché le nostre comunità hanno voglia di ripartire, ma allo stesso tempo hanno necessità di essere supportate e aiutate, o rischiano il collasso sociale ed economico. E’ un percorso lungo e faticoso, ma dobbiamo progettarlo e condividerlo oggi, non possiamo più stare fermi».

e favorire una ripresa per un territorio che sta soffrendo particolarmente».

Nel corso della videoconferenza ira i sindaci è prevalsa l’idea di una riapertura che sappia coniugare l’emergenza sanitaria con quella economica, salvaguardando anzitutto la salute dei cittadini, ma che sappia anche offrire soluzioni al bisogno di rilancio e crescita.

«Mi farò portavoce di questi bisogni presso il tavolo di crisi della Regione Emilia-Romagna – conclude Tomei – perché le nostre comunità hanno voglia di ripartire, ma allo stesso tempo hanno necessità di essere supportate e aiutate, o rischiano il collasso sociale ed economico. E’ un percorso lungo e faticoso, ma dobbiamo progettarlo e condividerlo oggi, non possiamo più stare fermi».

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