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A Mirandola e dintorni i contagi da Coronavirus non smettono di crescere

da | Apr 13, 2020 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

MIRANDOLA FINALE EMILIA, SAN FELICE, CONCORDIA, MEDOLLA, CAMPOSANTO, CAVEZZO, SAN PROSPERO E SAN POSSIDONIO – A Mirandola e dintorni i contagi da Coronavirus non smettono di crescere, in sempre un maggior numero di persone si riscontra la positività al terribile virus. E questo non è un buon segnale, perchè vuol dire che l’espansione del virus non si è fermata. Certo, corre meno veloce rispetto ai giorni scorsi, prima che venissero imposte le misure restrittive, ma continua a correre. E nel distretto di Mirandola ha già ucciso 31 persone.

I dati li riporta l’assessora alla Sanità del Comuen di Mirandola Antonella Canossa, spiegando che giovedì 9 aprile si è tenuta la Conferenza Territoriale Socio Sanitaria durante la quale l’azienda AUSL di Modena, presente con il Direttore Generale Brambilla ed il direttore delle attività Socio-Sanitarie Rolli, ha rappresentato la situazione dell’emergenza Coronavirus in Provincia.

Poiché sappiamo che la situazione è in continua variazione è bene tenere presente  – osserva la Canossa – che i dati si riferiscono all’aggiornamento dell’ 8 aprile.
Purtroppo le persone decedute nel distretto di Mirandola sono state 31 su un totale di 257 in provincia, con un’eta media di 80,7 anni.
Gli accessi per polmonite ai vari Pronto Soccorso della Provincia di Modena hanno raggiunto il picco nei giorni 19/20 marzo in cui si contavano fino a 113 pazienti di cui 64 richiedevano il ricovero, mentre all’ 8 aprile si poteva registrare una importante riduzione di oltre il 60%: questi sono gli effetti prodotti dalle misure di contenimento che dimostrano la loro efficacia.
Il picco di presenza di pazienti Covid+ negli ospedali pubblici della Provincia di Modena  – prosegue la Canossa-  è stato raggiunto il giorno 29 marzo con un totale di 528 ricoverati, di cui 103 in terapia intensiva; all’8 aprile si registrava una diminuzione del 29%: anche in questo caso si evidenziano gli effetti prodotti dalle misure di contenimento che hanno consentito di reggere la situazione, che tuttavia resta molto impegnativa.
Guardando ai casi confermati Covid+ per distretto, si vede che il distretto di Mirandola con 314 casi ed un tasso di 37,1 per 10.000 abitanti si pone al quarto posto dopo i distretti di Sassuolo, Carpi e Pavullo che hanno tassi più elevati; la distribuzione è pressochè identica tra uomini e donne e l’età media è di 59,9 anni.
Il tasso medio della Provincia è 37,7 casi ogni 10.000 abitanti.
Se analizziamo il Comune di Mirandola – illustra l’assessora-   i casi sono 64 con un tasso del 26,7 su 10.000 abitanti e quindi inferiore al tasso medio provinciale . Questo comunque non significa che l’attenzione non debba continuare ad essere massima.
Per quanto riguarda i soggetti in isolamento, perché contatti stretti di pazienti positivi, il distretto di Mirandola conta 229 persone ma fa registrare il più alto incremento giornaliero della provincia (+10 il giorno 8 aprile rispetto al giorno precedente mentre tutti gli altri distretti registrano cali) e questo ci deve mettere in guardia!
Come si vede dal grafico, la curva dei ricoveri si è appiattita mentre quella dei contagi totali ha rallentato ma non si è ancora appiattita.
Le situazioni che preoccupano maggiormente e sono anche le attuali principali fonti di contagio, sono quelle in ambito famigliare, chiude l’assessora. E aggiunge:
In questo momento di evoluzione del contagio non commettiamo l’errore di vanificare lo sforzo sin qui fatto e non cadiamo nella tentazione di trasgredire le disposizioni e farci tentare dall’organizzare pranzi o ritrovi di gruppo.
Facciamo una telefonata od una videochiamata ai nostri famigliari anziani più fragili ma non esponiamoli a rischi di contatto, dimostriamo così a loro il nostro amore e la nostra attenzione.

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