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Mirandola, Donati: “25 aprile, preoccupa pasticcio dopo pasticcio”

da | Apr 23, 2020 | Mirandola | 0 commenti

Più che travagliate le celebrazioni del 25 aprile a Mirandola: prima il pasticcio sulla presenza o meno dell’Anpi alle cerimonie e poi il pasticcio sul pannello con il QrCode dei partigiani del territorio, prima dato per semplicemente spostato e poi per scomparso. La denuncia della consigliera comunale del Pd Francesca Donati:

“In queste giornate che ci stanno conducendo alla celebrazione del 25 aprile, 75° della Liberazione, stanno accadendo episodi che non possono che preoccuparci sia sul piano politico che su quello civile. Prima il Comune invita l’ANPI a una commemorazione davanti al nuovo Municipio senza prevedere un discorso da parte del presidente della stessa. Questo accade lunedì 20 pomeriggio dopo diverse sollecitazioni dell’associazione. Il giorno successivo nuova mail, che disdice di fatto la precedente, viene cambiata la location ma la cerimonia avverrà alla sola presenza del sindaco. L’ANPI non viene invitata in ottemperanza a quanto prescritto da decreto ministeriale che, però, non sembra essere seguito così rigidamente da nessun’altra Amministrazione del distretto. L’ANPI chiede quindi un’autorizzazione per un suo rappresentante per portare fiori sui cippi partigiani, anche questa negata: si rimanda eventualmente al prefetto. Nel frattempo però è uscita una nuova ordinanza ministeriale che chiarisce che ANPI può essere presente a tutte le celebrazioni, ordinanza a quanto pare non conosciuta dall’Amministrazione. Si spera che, alla luce del chiarimento ministeriale e naturalmente in forme compatibili con l’attuale situazione di emergenza, il Comune riveda la sua posizione nella consapevolezza del valore che questo anniversario ricopre per l’Italia, dell’importanza di difendere la memoria democratica del Paese e di rispettare coloro che ne sono custodi. Ma non è tutto. Parallelamente si chiedono spiegazioni, via mail, della rimozione davanti al Comune del pannello riportante i QrCode relativi ai partigiani del territorio, QrCode che ricevettero il premio per le innovazioni tecnologiche Smau. Ore 12.14 del 22 aprile il Comune risponde che il pannello “è stato temporaneamente spostato per semplici motivi di sicurezza collegati alla distribuzione dei buoni spesa …appena sarà terminata la fase della distribuzione il cartello in questione verrà riposizionato nella sua collocazione iniziale”. Ore 19. 36, stesso giorno, ulteriore mail: “rimuovendo i cartelli informativi sull’emergenza Coronavirus che erano stati affissi sul supporto di legno abbiamo riscontrato purtroppo che il pannello è stato rimosso da ignoti, con gesto presumibilmente volontario”. Non si può che rimanere sgomenti: il Comune ha usato un pannello di tale importanza per attaccarci sopra delle informative per i cittadini? Stile bacheca? Vogliamo sperare di no. Inoltre o la prima mail è stata superficiale, giusto per dare una risposta e togliersi il problema o la seconda non corrisponde al vero… delle due l’una. A questo punto auspico da cittadina e da consigliere comunale che il sindaco intenda dare spiegazioni convincenti in merito a tutta la vicenda perché si spera sappia che cosa accade a due passi dalla porta di ingresso che oltrepassa tutti i giorni per recarsi nel suo ufficio”.

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