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Rosetta Santoro di nuovo a casa: un’odissea durata 45 giorni

da | Apr 10, 2020 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Dopo un mese e mezzo dalla partenza per le Cayman, lo straziante dolore per la morte del marito, strappato alla vita dal Covid-19 e una quarantena senza fine Rosetta Santoro, moglie dell’ex comandante della stradale di Mirandola, Aldo Imbroisi, è finalmente tornata a casa, a Mirandola. La donna è ancora sotto choc e particolarmente provata: in un mese la sua vita è stata completamente stravolta.

Durante la quarantena, ha vissuto le difficoltà di trovarsi tra medici e infermieri di cui non conosceva bene la lingua e con cui faticava a comunicare, arrivando a utilizzare il telefono per farsi capire. Il marito era stato colpito da infarto sulla crociera che si erano conessi, lo scorso 26 febbraio. Dopo il ricovero all’ospedale delle Cayman, i medici avevano sostenuto che si trattasse di un’infezione conseguente all’intubazione. Nessuno in quel momento parlava di Covid-19. Poi è stata diagnosticata la polmonite.

Rosetta Santoro è partita dalle Cayman martedì 7 aprile ed è atterrata a Londra mercoledì 8 aprile. Infine il volo Londra – Fiumicino che l’ha riportata a casa in serata. Il figlio, l’avvocato Vincenzo Imbroisi, ha lottato fino all’ultimo per riportare a casa la madre: essendo chiuso l’aeroporto, è riuscito a far si che, grazie all’accordo tra il Governo delle Cayman, che dipende da Londra pur essendo sotto il consolato di Miami, e quello italiano, fosse approntato il volo per riportare in Italia la donna.

Ad oggi per Rosetta è cominciata una seconda quarantena e per 14 giorni non potrà vedere il figlio. Sono stati inviati tre tamponi all’Ausl per analizzarli ma devono passare 24/48 ore l’uno dall’altro. Imbroisi ha richiesto l’esame del sangue per verificare se nel plasma siano presenti anticorpi e gli è stato risposto che sarà valutato come procedere. Un altro tampone verrà certamente fatto e la signora Santoro sarà ricontattata a giorni dalla dirigente sanitaria. La procedura prevedere di dare priorità ai pazienti sintomatici e la donna è comunque asintomatica.

“E’ stata una questione difficile da risolvere a livello legale e diplomatico – sottolinea Vincenzo Imbroisi – chissà quanto tempo sarebbe rimasta sull’isola se non avessi portato avanti questa battaglia: i voli alle Cayman sono bloccati almeno fino a giugno. Ora le è crollato il mondo addosso: non possiamo starle accanto ma, almeno, è tornata a casa. Per me è un grande sollievo: so che è qua e sta bene’.

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