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Una mozione per chiarire il ruolo del Comune di Mirandola nell’UCMAN

da | Mag 13, 2020 | In Primo Piano, Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

MIRANDOLA, FINALE, SAN FELICE, CONCORDIA, CAMPOSANTO, CAVEZZO, SAN PROSPERO, MEDOLLA, SAN POSSIDONIO – Sulla “molto” difficile situazione in UCMAN, una nota di Giorgio Siena della Lista civica Più Mirandola, presente nel consiglio della Unione, che verrà discussa durante il Consiglio del 18 maggio. La pubblichiamo in forma integrale:

OGGETTO: Mozione per chiarire il ruolo del Comune di Mirandola nella Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord (UCMAN)

Premessa

L’Unione dei Comuni Modenesi dell’Area Nord è costituita per svolgere una pluralità di funzioni e di servizi in nome e per conto dei Comuni quale ambito ottimale per la gestione associata degli stessi, ai sensi del D.lgs. n.267/00 e delle leggi regionali.

E’ costituita altresì per assicurare, nel principio di sussidiarietà e di efficienza, l’integrazione dell’azione amministrativa fra i Comuni che la costituiscono con la progressiva unificazione di funzioni e servizi comunali e l’armonizzazione dei loro atti normativi.

L’Unione costituisce inoltre una sede di confronto politico-istituzionale al fine di portare e sostenere, con la massima autorevolezza e rappresentatività, nelle sedi programmatiche provinciali e regionali, le esigenze del territorio, anche in ragione del carattere nazionale sovranazionale della propria economia.

Evidenze

In questi mesi il governo dell’UCMAN si è dimostrato inerte o conflittuale presentando criticità e malesseri ingiustificati, pur scontando le difficoltà dovute alle nuove maggioranze dei comuni, non più omogenee.

A questo si aggiungono presunte diseconomie e disparità di servizi conferiti fra i diversi comuni, da dimostrare e da analizzare nella ricerca delle soluzioni.

Appare del tutto incongruente che il presidente dell’UCMAN, sindaco di Mirandola, manifesti intenzioni di uscita del comune stesso dalla Unione; posizione espressa anche mediante ultimatum, in contrasto con lo stile istituzionale che sarebbe richiesto nella rappresentanza di enti di rilevanza pubblica, e che di tale volontà il Consiglio Comunale di Mirandola non sia mai stato interessato.

L’uscita dall’UCMAN di Mirandola, il comune di maggiori dimensioni, e sede del distretto sanitario rappresenterebbe un elemento di estrema criticità per l’ente stesso e per tutto il territorio e anche per lo stesso Comune di Mirandola. Lascerebbe una Unione più piccola e debole con il comune di Mirandola isolato sotto vari aspetti.

Una scelta come l’eventuale uscita del Comune di Mirandola non può essere sottratto al dibattito del Consiglio Comunale che è il luogo della rappresentanza dei cittadini e che non ha trovato alcun specifico impegno elettorale in tal senso, nel rinnovo delle amministrazione di Mirandola. Richiederebbe, inoltre, nel caso, la seria considerazione, di un referendum consultivo.

Si impegna pertanto la giunta nelle seguenti azioni:

  1. Il valore e lo sforzo manifestato negli anni per far nascere l’Unione non vanno abbandonati e sono immutate le potenzialità della Unione dei Comuni.
  2. E’ forte l’esigenza, nella fase di forte criticità successiva alla emergenza sanitaria, di dover confrontare e integrare le energie al fine di sostenere le ragioni del territorio dell’Area Nord, anche in rapporto agli impegni assunti dal nuovo governo regionale.
  3. La predisposizione di uno studio, anche mediante l’impiego di professionisti di settore estranei all’Ente, al fine di analizzare la corrispondenza tra servizi resi dall’UCMAN alla cittadinanza e gli oneri a carico delle singole Amministrazioni anche nell’ottica di stabilizzare i costi dei servizi conferiti.
  4. Analizzare la complessità determinata dall’ampliamento costante della Unione alla quale non è forse seguita un’adeguata organizzazione ben strutturata ed efficiente del personale impiegato. Una condizione necessaria per un uso razionale delle risorse umane e per una risposta qualitativamente efficace nei servizi resi che tenga anche conto di stimoli verso percorsi professionali sempre più qualificati. In tale prospettiva si colloca il potenziamento della digitalizzazione di tutti i servizi, laddove si presenta possibile con modalità di erogazione a distanza.
  5. La dimensione europea e internazionale della economia del territorio implica con urgenza la costituzione di un ufficio Europa, anche in rete con altri, a supporto della progettazione e della acquisizione di risorse disponibili dalla nostra appartenenza alla UE.
  6. L’Unione dei Comuni non è l’obiettivo esclusivo e definitivo ma apre alla possibilità di favorire le fusione dei Comuni che riterranno di concorrere a un progetto di modernizzazione di potenziamento politico amministrativo della nostra area.

L’Unione dei comuni è un progetto nato e costruito con la collaborazione e la condivisione delle migliori energie del territorio non è pertanto compatibile con diktat e condizionamenti improvvisati e tensioni da convivenza politica. Essa nasce da uno sforzo intelligente e progressivo verso i traguardi che le sfide che il futuro ci pone richiedono, nel rispetto della libertà di scelta dei cittadini e delle loro rappresentanze.

Lista civica Piu’ Mirandola (Giorgio Siena)

 

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