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Coronavirus a Bastiglia, la sindaca Silvestri:” La fase 2 mi preoccupa, usiamo la testa e speriamo di uscire presto da questa emergenza”

da | Mag 6, 2020 | In Primo Piano, Bastiglia | 0 commenti

BASTIGLIA – Questi mesi di emergenza hanno messo a dura prova tutti i comuni della Bassa e i primi cittadini hanno affrontato la pandemia trasformandosi all’occorrenza in volontari per la consegna di farmaci e pasti e in confidenti nelle telefonate alle persone più fragili. La sindaca di Bastiglia, Francesca Silvestri, racconta come i bastigliesi hanno vissuto le criticità causate dal Covid-19 e come il comune è riuscito a tamponarle.

Sono passati quasi due mesi dal decreto del 9 marzo che ha ampliato la “zona rossa” estendendola a tutto il Paese. Come ha reagito la città, i cittadini stanno rispettando le misure previste? Si registrano infrazioni?

La cittadinanza ha reagito inizialmente con paura e disorientamento. Nella stragrande maggioranza dei casi ha responsabilmente applicato le regole dettate da decreti e ordinanze. Come è successo dappertutto ci sono stati alcuni irriducibili refrattari alle regole che, in alcuni casi, sono stati sanzionati.

Quali sono i dati attuali della diffusione del Covid-19 a Bastiglia: quanti i positivi, i ricoveri e i pazienti guariti?

A Bastiglia abbiamo registrato a oggi 32 casi. In questo momento così suddivisi: 20 guarigioni, 10  positivi in isolamento domiciliare, 1 ricoverato in ospedale e 1 decesso.

Come sta affrontando l’emergenza la macchina comunale? Quali iniziative sono state messe in campo per aiutare i cittadini?

Gli uffici comunali sono sempre rimasti aperti, anche attraverso lo smart working per molti dipendenti, garantendo i servizi essenziali per tutto il periodo. Da subito ci siamo preoccupati di mettere in campo tutte le iniziative utili a supportare la popolazione in un momento così difficile.

Essenziale l’aspetto comunicativo, per garantire una costante e aggiornata informazione sull’andamento della pandemia che abbiamo perseguito attraverso il sito ufficiale e la pagina Facebook del Comune e del Sindaco. Ho ritenuto fondamentale questo aspetto, affinché  i cittadini non si sentissero mai soli. Personalmente  ho seguito e seguo la malattia dei nostri cittadini più sfortunati, contattandoli periodicamente per accertarmi delle loro condizioni di salute  e dei loro bisogni. Abbiamo inoltre attivato un numero di telefono dedicato per l’assistenza alla popolazione a cui è possibile chiamare per ottenere sostegno o più semplicemente informazioni.

Sul fronte dell’assistenza alla popolazione, da subito abbiamo attivato il gruppo comunale di volontariato di Protezione Civile e  tutte le Associazioni del paese che non smetteremo mai di ringraziare per il fantastico e insostituibile contributo che ci hanno dato. In particolare voglio oggi ricordare l’iniziativa del Carrello Solidale per la raccolta di beni di prima necessità donati con grande generosità dai cittadini, che ci ha consentito di confezionare e distribuire  pacchi  alle famiglie in difficoltà segnalate dai Servizi Sociali.

Voglio ringraziare anche tutti quelli che hanno effettuato donazioni, donazioni che abbiamo da subito reso disponibili per iniziative di sostegno alla popolazione. Come amministrazione abbiamo anche integrato la somma devoluta dallo Stato per i buoni alimentari al fine di poter dare una risposta più ampia ai cittadini in difficoltà.

Per quanto riguarda i servizi per l’infanzia: cosa avete messo in campo dopo la chiusura e cosa prevedete per il momento della riapertura

Dopo la chiusura del  23 febbraio abbiamo deciso di annullare le rette del nido, le rette della mensa e del trasporto scolastico per gli utenti della scuola dell’infanzia e della primaria. Abbiamo altresì elaborato e condiviso un Protocollo di Intesa tra i comuni dell’Unione e altre Unioni Cooperative che hanno in gestione i nostri servizi educativi e le Parti Sociali per la riprogettazione dei servizi educativi nel periodo di sospensione delle attività per Emergenza Covid-19.

In vista della riapertura di Settembre, abbiamo aperto un Tavolo di confronto e collaborazione tra la Scuola e l’Ente Locale  per cominciare a riflettere sugli scenari futuri: spazi, mense, trasporti.

Per gli anziani, quali misure state già adottando o intendete attivare?

In questi due mesi attraverso i nostri Servizi Sociali abbiamo rivolto una particolare attenzione agli anziani. Su questo fronte hanno collaborato anche alcune associazioni del territorio. Abbiamo da subito attivato un monitoraggio giornaliero delle persone fragili, attraverso contatto telefonico, affinché  non si sentissero soli.  Croce Blu si è attivata con ritiro ricette e consegna farmaci e spesa. L’associazione culturale Clessidra e Spi-CGIL hanno messo in campo il Progetto Telefono amico.

I sindaci sono la prima frontiera delle richieste dei cittadini, cosa chiedono? Aiuti economici, aiuti per la gestione dei parenti anziani o dei bambini, esoneri particolari?

I cittadini in questi due mesi hanno dovuto adattarsi a un nuovo modo di vivere difficile per tanti aspetti. Le richieste che mi arrivano, pressoché a tutte le ore, sono richieste di sostegno economico, chiarimenti su come interpretare le norme che hanno compresso le attività quotidiane o ancora aiuto a gestire persone anziane rimaste sole dopo l’inizio del lockdown. Ma anche tanto altro. A tutti cerco di dare una risposta, attivando servizi di assistenza domiciliare, distribuendo pacchi alimentari o buoni spesa, mettendo in campo tutto quel che ci è venuto in mente per dare una mano ai nostri cittadini fattivamente. Spesso basta anche solo una telefonata per fare due chiacchiere. Molti si stupiscono che il sindaco chiami, ma io cerco di farlo tutte le volte che riesco. Sono una cittadina come loro e, come loro, sto vivendo tutte le difficoltà di questo momento.

Come state gestendo il lavoro del Consiglio Comunale per evitare la paralisi delle attività costituzionali?

Fortunatamente siamo riusciti ad approvare il bilancio di previsione all’inizio dell’emergenza, consentendo alla macchina comunale il corretto funzionamento. Ci siamo poi attivati per rendere operativi Giunta e Consiglio Comunale attraverso modalità di video conferenza. Colgo l’occasione per ringraziare i componenti della mia giunta e del consiglio comunale, per tutto il supporto che hanno assicurato alla buona riuscita di tutte le attività.

Avete fatto un calcolo su costi/risparmi per il bilancio comunale? Al di là delle risorse regionali e statali, cosa potrà fare il Comune?

Sicuramente il Comune avrà meno entrate a causa del rallentamento dell’economia. Avremo meno entrate e abbiamo dovuto far fronte a maggiori spese per sanificazioni, acquisti di hardware per incentivare lo smart working, ecc… Stiamo valutando cosa mettere in campo per aiutare i cittadini e mi piacerebbe si attuassero misure omogenee sui nostri territori. Per questo abbiamo aperto un confronto tra Comuni.

Quale è stata la maggiore criticità che, come sindaco, ha vissuto nella gestione dell’emergenza?

Da sindaco questa non è certo la prima emergenza che mi trovo a gestire. Ma questa emergenza è diversa da tutte le altre. Abbiamo avuto a che fare con il sisma e poi con l’alluvione, mai con una pandemia che sta mettendo in ginocchio l’intero pianeta. È una emergenza che dispiega i suoi effetti lentamente, ecco perché è essenziale guardare lontano, non perdere la lucidità e gestire giorno per giorno quel che ci si presenta. In particolare quel che mi preoccupa di più è la coesione della comunità: dobbiamo rimanere uniti e andare avanti insieme. Da sindaco sicuramente la cosa più difficile da affrontare, è vedere la propria comunità in difficoltà.

Quale settore la preoccupa di più, una volta che l’emergenza sarà rientrata? Avete un’idea di quanti esercizi commerciali saranno costretti a chiudere?

È ancora presto per tirare le somme. Siamo in una fase di grande attenzione nei confronti delle attività del nostro territorio e metteremo in campo tutto quello che potremo. Mi auguro che nessuno sia costretto a chiudere. Come territorio abbiamo già dato dopo l’alluvione.

La “fase 2” è cominciata da poco, cosa si aspetta?

La fase 2 mi preoccupa. Mi auguro che le nuove libertà  non vanifichino i sacrifici fatti fino ad oggi. Confido che i cittadini siano responsabili e rispettosi. Abbiamo nuove regole che è fondamentale rispettare per il bene di tutti. Dobbiamo imparare a convivere con questo mostro, adottando sempre la distanza interpersonale e usando la mascherina. Usiamo la testa e speriamo di uscire presto da questa emergenza.

 

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