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Covid, Belloi e Venturelli “Per la Fase 2 ascoltare di più le donne”

da | Mag 7, 2020 | Mirandola, Nonantola, Altri Comuni | 0 commenti

“Coinvolgere le donne nelle Task Force di chi lavora a possibili soluzioni al fine di garantire che le scelte proposte tengano in considerazione le reali difficoltà di chi le vive”: è una delle proposte messe in campo dalla Segreteria cittadina del Pd modenese per avviare la fase della ripartenza dopo il calo della diffusione del virus. Il commento della responsabile Pari opportunità Patrizia Belloi e della responsabile Scuola Federica Venturelli:

“Ai bambini e alle bambine è stato chiesto un sacrificio enorme: stare chiusi in casa per due mesi, senza poter uscire, incontrarsi, fare sport, andare a scuola né vedere i loro coetanei se non grazie a chat e video-lezioni. Il rispetto delle regole per garantire la salute di tutti è prioritario, ma la consapevolezza di ciò che stiamo loro chiedendo deve esserci. La vita di relazione ne sta risentendo moltissimo e sappiamo bene che si cresce anche e soprattutto attraverso le relazioni. Le famiglie e le donne in particolare si sono fatte carico dei compiti, del lavoro spesso svolto a casa e della cura di anziani e malati. Gli insegnati si sono misurati con un nuovo modo di fare scuola, attrezzandosi e, come sempre, in poco tempo e con pochi mezzi sono riusciti a far sentire la loro presenza nelle case dei loro allievi. La chiusura delle scuole e tutte le difficoltà che ne derivano, grava in misura maggiore sugli studenti che già si trovavano in contesti familiari e sociali difficili e/o in condizioni di povertà educativa. Ora è importante farsi delle domande e proporre eventuali soluzioni su come si riparte nella Fase 2. Cosa proponiamo? Innanzitutto coinvolgere le donne nelle Task Force di chi lavora a possibili soluzioni al fine di garantire che le scelte proposte tengano in considerazione le reali difficoltà di chi le vive. Occorre garantire ai lavoratori la sicurezza sul lavoro e la tutela della salute attraverso regole certe e presidi adeguati. La scuola deve continuare a essere il baluardo delle pari opportunità, l’agenzia educativa portante al fianco della famiglia e il luogo in cui i nostri ragazzi e le nostre ragazze crescono, socializzano e costruiscono gli adulti che saranno nel domani, ma occorre anche ripensare ai luoghi dell’educazione, con orari e modalità più flessibili e vicini alle nuove esigenze delle famiglie. Dobbiamo sostenere i genitori attraverso interventi straordinari quali congedi parentali a misura delle rinnovate esigenze, bonus, smartworking che coinvolga sia i padri sia le madri in modo da non far gravare sempre sulle donne il lavoro di cura. Estendere i permessi previsti dalla Legge 104 e sostenere adeguatamente le famiglie che hanno al proprio interno disabili e i disabili stessi. A livello locale, ci si sta già muovendo nella giusta direzione, pensiamo al protocollo stipulato fra Comune, Cgil-Cisl-Uil, Confcooperative e Lega Coop. Potrebbe essere utile, inoltre, orientarsi verso le competenze già presenti nelle aziende del terzo settore per garantire personale formato ai vecchi e nuovi servizi. Insomma, riteniamo importante proporre soluzioni basate non sul quando, ma sul come procedere, predisponendo nuove modalità di affrontare le nuove criticità, ascoltando gli esperti e coloro che quelle criticità le stanno vivendo in prima persona”.

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