Benvenuti nell’archivio di sulpanaro.net
Qui sono disponibili tutti gli articoli pubblicati del nostro quotidiano dal 1/1/2015 al 30/6/2020
Tutti gli articoli successivi al 30/6/2020 sono disponibili direttamente sul nostro quotidiano sulpanaro.net

In otto anni ricostruite 31 chiese sulle 51 che crollarono per il sisma. Prossimi lavori a San possidonio, Concordia e Mirandola

da | Mag 29, 2020 | Mirandola, Concordia, San Possidonio, Novi, Carpi, In primo piano | 0 commenti

SAN POSSIDONIO, NOVI, CONCORDIA, MIRANDOLA – In otto anni ricostruite 31 chiese sulle 51 che crollarono per il sisma. Prossimi lavori a San possidonio, Concordia e Mirandola. La Curia fa il punto sulla ricostruzione, con il ricordo e le riflessioni del Vicario generale, monsignor Ermenegildo Manicardi, in occasione della festa del Patrono della Città e Diocesi di Carpi, San Bernardino da Siena, celebrata il 20 maggio, data del primo degli eventi sismici che nel 2012 colpirono l’Emilia.

“Anche se non tutto è stato ancora ricostruito, abbiamo ormai la prova che risorgere è possibile, così come entrare con coraggio in strutture nuove. Dobbiamo andare con fiducia verso le condizioni di vita che segnano la fase due del corona virus, anche se la paura e la stanchezza per le difficoltà tentano di fiaccarci”. Così si è espresso monsignor Ermenegildo Manicardi, nell’omelia della messa in onore del Patrono della Città e Diocesi di Carpi, San Bernardino da Siena, presieduta in Cattedrale lo scorso 20 maggio, ricordando nella preghiera tutte le vittime del sisma – fra cui il parroco di Rovereto, don Ivan Martini – che colpì il nostro territorio otto anni fa.

Un cammino di ricostruzione in cui, seppur tra le tante prove affrontate, il Vicario generale ha invitato a leggere segnali di speranza, in grado di offrire spiragli di luce anche all’attuale momento di pandemia. L’esperienza del sisma, infatti, “ci ha insegnato che ci vorrà molto tempo, che si dovranno superare diatribe, sospetti, tensioni e rivalità per la diversità di visioni e prospettive, ma la sfida per tutti noi è animare la speranza. Le distruzioni possono aprire la strada a nuovi spazi di vita, se si riesce a trovare l’atteggiamento giusto. Speranza non è essere facili ottimisti – ha sottolineato -, ma sapere e credere che l’impegno e la generosità possono produrre frutti importantissimi e insperati”.

Venerdì 29 maggio, Sante Messe in memoria delle vittime del sisma

A Sant’Antonio in Mercadello, alle 20.30, Santa Messa in suffragio di don Ivan Martini. Quest’anno, per il rispetto delle norme anti-contagio, non si terrà la processione al cimitero di Rovereto sulla tomba del sacerdote.

A San Giacomo Roncole, nel campo parrocchiale presso la stele in memoria delle vittime del sisma, fatta erigere dalla Diocesi di Carpi, alle 18, il Santo Rosario e alle 18.30, la Santa Messa.

Nel Duomo di Mirandola, le Sante Messe delle 8.30 e delle 18.30 saranno celebrate in suffragio di tutte le vittime del terremoto.

Dal 4 maggio, dopo il via libera ufficiale del Governo, hanno riaperto gli otto cantieri che erano in corso prima dello stop, deciso il 23 marzo dall’ingegner Marco Soglia, responsabile dell’Ufficio ricostruzione della Diocesi: Villa Varini a San Possidonio, la canonica della parrocchia di Concordia, la canonica e la “casa del campanaro” a Quarantoli, le chiese di Budrione, di San Marino e di Santa Giustina Vigona, più la nuova aula liturgica di Sant’Agata Cibeno, che però esula dall’iter del post sisma.
Recentemente, spiega l’ingegner Soglia, “è stato approvato il progetto della chiesa di Fossa di Concordia, si sono effettuati incontri per definire i contenuti progettuali per San Francesco a Carpi, per la chiesa ed il campanile di Rovereto. Sono stati completati il progetto per la chiesa di Cividale, di San Giacomo Roncole e per il Seminario Vescovile. Sono state, inoltre, bandite le gare d’appalto per la canonica di Mortizzuolo ed il ponteggio per la chiesa di Cividale. La prossima settimana si bandiranno le gare d’appalto per la chiesa e la canonica di Tramuschio e per l’asilo di via Luosi a Mirandola”.
In questa “fase due”, dunque nei prossimi mesi, partiranno alcuni importanti interventi, “quelli riguardanti la chiesa di Fossa – anticipa Soglia -, il cinema Lux a Rovereto, i locali parrocchiali in centro a Concordia, e, come ho già citato, Tramuschio, Mortizzuolo, e l’asilo a Mirandola. Dal punto di vista delle approvazioni sono in arrivo quelle della chiesa e canonica di Gavello, del campanile di Concordia, del campanile del monastero delle Clarisse a Carpi, nonché della chiesa di San Martino Spino”.
Pochi giorni fa l’Ufficio ricostruzione ha incaricato il nuovo gruppo di progettazione per la pieve di Quarantoli e si auspica di sbloccare la situazione di Santa Caterina di Concordia, dove a breve inizieranno alcuni interventi di manutenzione alle opere provvisionali esistenti. “Da qui alla fine del 2020 – conclude Soglia – l’intenzione è di chiudere tutte le progettazioni in sospeso, compresi San Martino Secchia, Migliarina, Novi, Rovereto, San Paolo di Concordia, San Francesco a Carpi, oratorio della Madonnina a Mirandola, e San Possidonio”.

I numeri: 42 beni diocesani recuperati
Alla data del sisma la Diocesi di Carpi aveva 93 immobili inagibili su 128 (73%), di cui 46 chiese inagibili su 51 (90%). Oggi la Diocesi si trova con 51 immobili inagibili su 128 (40%), di cui 31 chiese su 51 (61%). Sono dunque 42 i beni diocesani ad essere stati recuperati finora.
Relativamente ai 51 immobili inagibili:12 immobili (9%), di cui 7 chiese (14%) hanno cantieri in corso, si concluderanno parte nel 2020 e parte nel 2021; 11 immobili (9%), di cui 4 chiese (8%), hanno in corso le gare d’appalto ed il rilascio degli ultimi permessi; 21 immobili (16%), di cui 17 chiese (33%), hanno l’iter progettuale in corso. Per 7 immobili (5%), di cui 3 chiese (6%), non è ancora partito l’iter della ricostruzione.

Condividi su: