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A Modena parte la prima Festa de l’Unità in Italia dopo il lockdown

da | Giu 11, 2020 | Mirandola, San Prospero, Bomporto, Altri Comuni | 0 commenti

Torna da venerdì 12 giugno a domenica 5 luglio la Festa de l’Unità dei Circoli cittadini del Pd a Ponte Alto, interrotta dal lockdown in febbraio. La Festa sarà in funzione il venerdì e il sabato sera e la domenica a mezzogiorno con modalità specifiche, nel rispetto dei protocolli nazionali e regionali di sicurezza. Parte dell’incasso, a Festa ultimata, sarà destinato al Fondo di solidarietà del Comune di Modena, in aiuto di coloro che si trovano in stato di bisogno per effetto dell’emergenza sanitaria. E’ la prima Festa de l’Unità che riparte a livello nazionale. Tra l’altro, quest’anno, proprio Modena ospiterà la Festa nazionale de l’Unità, dal 26 agosto al 13 settembre.

Aveva appena svolto la prima settimana di attività, a febbraio, che l’emergenza sanitaria aveva imposto un brusco stop: riparte venerdì 12 giugno, la prima in Italia, la Festa de l’Unità organizzata dai Circoli Pd della città di Modena. La Festa si terrà nella consueta area di Ponte Alto, ma con modalità specifiche, così come previsto dai protocolli di sicurezza. Il venerdì e il sabato sera e la domenica a mezzogiorno, fino al 5 luglio, la ristorazione sarà organizzata in parte al coperto e in parte all’aperto. Il numero dei tavoli è stato dimezzato rispetto a quello dell’anno passato e il menù è stato semplificato, pur prevedendo ancora i piatti della tradizione e quelli a base di pesce. I volontari (in numero inferiore al solito per permettere di lavorare in sicurezza) saranno dotati di mascherine e guanti. Sia a loro che ai clienti verrà misurata la temperatura all’arrivo alla Festa. Non sono previsti buffet né self service. E’ gradita la prenotazione ai numeri 059/582811 e 059/899873. La direzione della Festa predisporrà un registro del personale presente durante ogni servizio, dei fornitori e degli avventori che conserverà, nel rispetto delle norme sulla privacy, per almeno 15 giorni. Sono previste specifiche sanificazioni degli ambienti, delle postazioni di lavoro, dei tavoli e di tutta la strumentazione utilizzata.

Naturalmente non si possono ancora tenere serate di ballo, ma si sta lavorando per prevedere, in accordo con le nuove norme, musica dal vivo da ascolto, il saluto di amministratori, parlamentari e consiglieri regionali e iniziative politiche in presenza. E’ stato invitato a partecipare alla Festa anche il segretario nazionale Pd Nicola Zingaretti. Si comincia venerdì 12 giugno quando porteranno il proprio saluto alla Festa, attorno alle 19.30, il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli e il responsabile nazionale Organizzazione Pd Stefano Vaccari.

Stefano Vaccari, responsabile nazionale Organizzazione Pd – Le Feste de l’Unità del 2020 saranno diverse e nuove. Le abbiamo ripensate assieme a un ripensamento complessivo del modo di essere un partito delle persone e digitale, che convive con il coronavirus, senza rinunciare ad essere comunità, a mobilitare energie, a fare iniziativa politica in forme nuove. Modena farà da apripista per dimostrare che le Feste si possono svolgere in sicurezza ed essere percepite come tali: per accogliere il pubblico “affamato di socialità” dopo mesi di confinamento sociale. Sarà una bella prova in preparazione della Festa Nazionale che si svolgerà proprio a Modena dal 26 agosto al 13 settembre prossimi.

Davide Fava, segretario provinciale Pd modenese – Abbiamo passato un periodo inedito e complicato, siamo rimasti chiusi in casa perché un virus sconosciuto minacciava di colpire i nostri affetti più vicini, la nostra comunità si è comportata in maniera seria e responsabile, nel rispetto delle regole. Ora è il momento di tornare a incontrarci, di tornare a confrontarci, di riunirci per progettare il futuro, facendo tesoro di quanto abbiamo imparato in questi mesi di chiusura. Lo faremo con la massima sicurezza, sia per i nostri volontari, sia per coloro che vorranno venire a visitare la Festa.

Andrea Bortolamasi, segretario cittadino Pd Modena – Veniamo da mesi durissimi, mesi di chiusure, di distanziamenti fisici e sociali. Abbiamo bisogno di ritrovarci, di tornare a una dimensione di incontro, di confronto, di comunità. Questa sarà una Festa come non si era vista da tanto tempo, nello spirito originario delle Feste. Un tavolo, una fila di luci e la voglia di ritrovarsi a parlare di politica, ma non solo. Questi giorni segnano una nuova rinascita. Oggi come allora proviamo a interpretare questi bisogni anche attraverso la nostra Festa. Una Festa per la città, della città, aperta a tutte e a tutti. Una Festa per ripartire, insieme. E’ per questa ragione che abbiamo pensato di destinare una parte dell’incasso, a Festa ultimata, al Fondo di solidarietà del Comune di Modena, in aiuto di coloro che si trovano in stato di bisogno dopo l’emergenza sanitaria.

Giulia Mancuso, segretario Giovani democratici città di Modena – I Giovani Democratici aderiranno alla Festa de l’Unità cittadina: è il momento della ripartenza, di tornare lentamente alla normalità, e riteniamo che ricominciare da dove ci eravamo (temporaneamente) lasciati – ovvero in un contesto di Festa – sia il modo migliore per farlo. Torneremo a contribuire in cucina, preparando gnocco e tigelle e aiutando dove necessario. Il ruolo che il Partito svolge come realtà di centro-sinistra e di ascolto delle istanze dei cittadini non può rimanere al chiuso in eterno – è nostro dovere tornare fuori a vederci, confrontarci, tornare a fare politica in sicurezza.

Stefano Manicardi, responsabile Feste nella Segreteria cittadina Pd Modena – La Festa sarà molto attenta alle nuove esigenze di sicurezza. Abbiamo steso un apposito protocollo, sulla base delle norme nazionali e regionali, che prevede regole specifiche sia per i volontari che per i visitatori. Apposita cartellonistica ricorderà percorsi e modalità per evitare assembramenti. Tutti gli avventori, sia quelli del ristorante che quelli del bar, saranno serviti ai tavoli. Misure di sicurezza specifiche sono state pensate per le cucine, che saranno chiuse agli estranei, e per i volontari, in modo da tutelare la loro salute e quella degli avventori”.

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