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A Modena riaprono gli asili nido, si sta in giardino. E nelle scuole d’infanzia si torna in classe

da | Giu 5, 2020 | Altri Comuni | 0 commenti

Per quanto riguarda i bambini della fascia d’età da 0 a 3 anni il Comune di Modena ha deciso di riaprire gratuitamente dal 15 giugno i giardini dei nidi secondo le modalità indicate dall’attuale normativa in vigore che prevede, per ora, solo la possibilità di organizzare appunto un’attività di giardini aperti rivolta a massimo tre bambini per volta accompagnati.

A disposizione ci sono quindi i giardini dei 15 nidi comunali della città, che in questi giorni sono stati appunto sistemati per poter accogliere i bambini. L’attività è riservata ai bambini che già frequentano la struttura e l’organizzazione del servizio sarà a cura del personale educativo del nido a cui le famiglie potranno rivolgersi per accedere al servizio. Dai prossimi giorni le educatrici raccoglieranno le iscrizioni e organizzeranno i gruppi di massimo tre bambini accompagnati ciascuno da un solo genitore che potranno accedere ai giardini per turni di due ore. La responsabilità dei bambini sarà quindi dei genitori ma sarà presente anche un educatore con il ruolo di facilitatore.

 

Sempre a Modena, riapre anche la scuola materna per i bimbi dai 3 ai 6 anni. I bambini 3-6 anni potranno ritornare nelle sezioni per attività ludiche a piccoli gruppi con le loro educatrici. Ingressi e uscite scaglionati; pasti monoporzione

Dal 15 al 26 giugno i bambini da 3 a 6 anni di età che frequentano le scuole d’infanzia comunali della Fondazione Cresciamo potranno ritornare nelle loro strutture per svolgere attività ludico e ricreative.

Il servizio gestito direttamente dal Comune di Modena nell’ambito dell’offerta complessiva di “Riusciamo Insieme” è organizzato nel rispetto delle misure per fronteggiare l’emergenza epidemiologica, delle Linee guida nazionali per la gestione in sicurezza di opportunità di socialità e gioco nella fase 2 e del Protocollo regionale per attività ludico ricreative per bambini e adolescenti dai 3 ai 17 anni.

Ogni sezione potrà accogliere un gruppo di cinque bambini con entrate e uscite scaglionati e il pasto sarà somministrato in monoporzione. Nella maggior parte dei casi i bambini proseguiranno la frequenza all’interno del proprio servizio, in spazi noti e con compagni conosciuti. Nel caso in cui le iscrizioni per ogni struttura fossero inferiori a cinque, potranno essere previsti accorpamenti di strutture afferenti la medesima zona. All’interno di ogni plesso, in base alle iscrizioni, potranno essere attivati uno o più gruppi misti organizzati a seconda dell’età dei bambini. Se il numero di domande per la singola struttura sarà superiore ai posti disponibili, l’ammissione sarà regolamentata utilizzando come principale criterio l’impegno lavorativo dei genitori.

Per i bambini con disabilità certificata dal Servizio di Neuropsichiatria infantile sarà previsto il supporto del Personale educativo assistenziale.

Infine, anche per le attività ludiche nelle scuole comunali e della Fondazione Cresciamo i genitori dovranno sottoscrivere il patto di responsabilità reciproca.

La tariffa di frequenza per l’intero periodo delle due settimane è di 220 euro e anche per sostenere il costo di questa attività le famiglie potranno utilizzare il bonus baby sitter istituito dal Governo. Inoltre, i nuclei con Isee fino a 28mila euro potranno usufruire dei voucher regionali per la Conciliazione vita-lavoro esattamente come per i centri estivi: il voucher sarà settimanale, ha il valore di 84 euro può essere richiesto al massimo per quattro settimane di attività estive per ciascun figlio e il bando per farne domanda uscirà la prossima settimana.

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