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A22: Tomei scrive a Bonaccini e al ministro De Micheli

da | Giu 8, 2020 | Carpi, Altri Comuni | 0 commenti

«Procedere rapidamente alla definizione delle condizioni per l’avvio della terza corsia Modena-Verona, della bretella Campogalliano-Sassuolo e della Cispadana.»

Lo scrive il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei in una lettera al ministro delle infrastrutture e dei trasporti, onorevole Paola de Micheli e al presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Nella lettera, Tomei sottolinea che avviare queste opere «porterebbe investimenti e lavoro in un momento estremamente complesso e delicato per l’economia del Paese, e il miglioramento dei collegamenti garantirebbe maggiore competitività agli importanti distretti produttivi modenesi ed emiliani, migliorando l’accesso all’export delle merci verso l’Europa e il Mondo. Per queste motivazioni, prosegue Tomei, chiedo di poter avviare un confronto in tempi rapidi per monitorare e sollecitare lo stato di avanzamento degli iter procedurali delle opere menzionate».

Tra gli argomenti che destano particolare preoccupazione, c’è quello legato alla realizzazione della Campogalliano-Sassuolo, per il quale «i comuni attraversati e interessati dal passaggio dell’importante arteria, sono ancora in attesa di visionare e confrontarsi con enti e autorità competenti potendo disporre del progetto esecutivo, come più volte formalmente richiesto, anche per scongiurare un attraversamento del tracciato in Comune di Modena, che comprometterebbe la funzionalità dell’area destinata a scalo merci, così come dal confronto avviato nell’ottobre scorso presso il Ministero Infrastrutture e Trasporti dove era emersa la disponibilità del Ministero a considerare le esigenze degli Enti interessati e le eventuali modifiche progettuali».

L’emergenza causata dalla epidemia del virus covid-19, si legge ancora nella lettera, ha portato ad una ulteriore proroga del termine per giungere alla definizione delle condizioni che consentirebbero ad Autostrada Autobrennero SpA di poter essere concessionario del tratto autostradale in oggetto, da ciò ne deriva un elemento di preoccupazione legato ad un possibile slittamento temporale della realizzazione di numerosi investimenti collegati alla concessione.

Dopo l’accordo con il Governo siglato lo scorso anno, devono essere completate le procedure per la creazione di una società interamente pubblica che gestirà per 30 anni l’autostrada, con la partecipazione da parte della Regione Trentino-Alto Adige, le Province di Bolzano e di Trento, le Province di Modena e Reggio Emilia, Mantova e Verona, i Comuni e le Camere di commercio di Mantova e Verona.

 

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