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Donne Pd Area Nord: “Centri estivi, abbassare rette per tutti”

da | Giu 17, 2020 | Mirandola, Finale Emilia, San Felice sul Panaro, Concordia, Medolla, Cavezzo, Camposanto, San Possidonio, San Prospero | 0 commenti

MIRANDOLA, FINALE, SAN FELICE, CONCORDIA, CAMPOSANTO, CAVEZZO, SAN PROSPERO, MEDOLLA, SAN POSSIDONIO – “Tutti i bambini che frequentano i centri estivi hanno diritto a un abbassamento della retta, i Comuni dell’Unione decidano in fretta”: è la sollecitazione delle aderenti alla Conferenza delle Donne del Partito democratico dell’Area Nord che invitano tutti i Comuni, compresi i riluttanti Mirandola e San Felice, a imboccare la strada di un contributo del 30% per tutte le famiglie che non hanno accesso ad altri bonus. Ecco la nota:

“In queste ore in UCMAN si sta discutendo del contributo per consentire l’abbassamento delle rette dei centri estivi che quest’anno, in ottemperanza ai protocolli di sicurezza anticovid-19, hanno necessariamente subito un notevole rincaro. La maggioranza dei Comuni dell’Unione è favorevole all’erogazione di un contributo che consenta l’abbassamento del 30% della retta settimanale – per un massimo di 5 settimane – a tutti gli iscritti ai centri estivi, sia concessionari che privati, e che non usufruiscano del bando regionale per la conciliazione vita- lavoro e  del bonus baby sitter, motivando tale iniziativa con la necessità di favorire la socializzazione di tutti i bambini che dal 24 febbraio sono rimasti isolati nelle loro case e che necessitano di un ritorno alla socialità. L’iter decisionale, però, è rallentato perché Mirandola e San Felice si sono presi ulteriore tempo, riservandosi di comunicare le proprie decisioni nei prossimi giorni avendo fatto valutazioni diverse rispetto al percorso fatto insieme: Mirandola, che ancora una volta si è presenta con una scelta aprioristica, vorrebbe limitare il contributo al 25% e San Felice sul Panaro invece lo vorrebbe limitare addirittura ai soli centri estivi concessionari, escludendo chi frequenta i centri estivi organizzati dai privati. Queste valutazioni devono essere prese celermente perché i genitori devono avere informazioni chiare e puntuali dalle istituzioni in merito all’accesso al servizio. Come Conferenza delle Donne del Pd dell’Area Nord riteniamo che i bambini vadano rimessi subito al centro delle nostre priorità, che non esistano bambini di serie A e serie B e pertanto il contributo debba essere dato equamente a TUTTI i bambini”.

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