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Fallimento Dentix: centinaia di pazienti senza cure e con ingenti prestiti

da | Giu 10, 2020 | Novi, Carpi, In primo piano | 0 commenti

CARPI – Federconsumatori ha diramato una nota sulla situazione della catena odontoiatrica Dentix Italian, la seconda a fallire dopo Idea Sorriso. Ora centinaia di cittadini sono senza cure e con debiti da pagare, e le cliniche hanno cessato le attività e gli operatori non rispondono più alle chiamate. Di seguito, la nota integrale, con un approfondimento riguardante la sede di Carpi:

Sono centinaia i pazienti coinvolti nel fallimento della catena odontoiatrica Dentix Italia. Una situazione che si ripete con una ciclicità inaccettabile: sono infatti trascorsi appena pochi mesi dal fallimento di un’altra clinica odontoiatrica, Idea Sorriso, che ha lasciato senza cure e con molti debiti i cittadini che avevano prenotato delle cure.
Dentix Italia fa capo alla Dentix Spagna, che ha fatto richiesta in tribunale di istanza pre-fallimentare. È presente nel nostro Paese con 57 ambulatori, concentrati in 12 regioni e, da giorni, gli operatori non rispondono più ai pazienti e le cliniche sembrano aver cessato, di fatto, l’attività.

La vicenda si ripete con lo stesso copione di Idea Sorriso: i pazienti vengono indotti ad accendere un finanziamento per affrontare le cure odontoiatriche necessarie. In tal modo Dentix incassa subito l’intero ammontare della parcella e il consumatore si fa carico degli interessi da riconoscere alla finanziaria complice. Dopodiché le cure proseguono lente e a singhiozzo: da alcune testimonianze emerge il forte sospetto che i pazienti siano indotti a sottoporsi a interventi sanitari non necessari e non appropriati. Ora sopraggiunge lo stop operativo.

Ricordiamo a tutti i cittadini coinvolti che gli sportelli salute di Federconsumatori sono a disposizione per assistenza e informazioni sulle attività da mettere in campo per la loro tutela sul piano giuridico e medico-legale.
Chi opera scorrettamente, approfittandosi della necessità di cura dei cittadini, non potrà e non dovrà farla franca: a maggior ragione in un momento come quello che le famiglie stanno attraversando all’indomani della pandemia e delle pesanti conseguenze sul piano economico che ha determinato.

Le cure odontoiatriche per troppi cittadini sono divenute un vero e proprio calvario: abbandonati dal settore pubblico, vittime, nel privato non regolato, di società di capitali, votate al puro incasso finanziario e spesso prive di deontologia medica.
Per questo ci siamo rivolti al Ministro Speranza, chiedendo un incontro per discutere e pianificare una necessaria e urgente riforma del settore, che preveda, da un lato, investimenti diretti da parte del settore pubblico (Stato e Regioni), dall’altro, una regolazione del settore privato che metta al centro la forma societaria della Società Tra Professionisti (STP), con uno stop alle società di capitali. Questa soluzione, a nostro avviso, meglio di altre riesce a coniugare maggiori garanzie per i cittadini dal punto di vista della sicurezza e completezza delle cure, nonché della solidità del soggetto erogatore.

Caratterizzata dai prezzi bassi e dalle location nel centro delle città, Dentix Italia ha aperto in poco tempo numerose strutture anche nella nostra regione, in pressoché tutte le provincie. A dicembre 2017 è stata aperta a Carpi una struttura in un prestigioso palazzo del centro storico. Da subito abbiamo ricevuto segnalazioni sulle pratiche di marketing aggressivo che venivano praticate da persone non qualificate (PR di discoteche, un ex Tronista), proponendo con vari artifici dei trattamenti non necessari, anche per persone mai visitate. Un approccio, almeno all’inizio, molto lontano da corrette pratiche sanitarie. In diversi casi il nostro ufficio di Carpi è intervenuto, anche segnalando all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato la richiesta illegittima da parte di una finanziaria per un finanziamento mai chiesto da una cliente. In un ulteriore caso addirittura il finanziamento è stato avviato senza che vi fosse un accordo con Dentix per prestazioni. Sono ancora in corso invece altre pratiche, tra le quali quella di un carpigiano che ha versato un anno fa una caparra, a Carpi, per delle prestazioni da effettuarsi in una clinica spagnola, dove risiede per parte dell’anno. Ma la caparra pare non sia mai stata trasmessa alla sede spagnola, e dallo scorso settembre Federconsumatori sta cercando risposte, con una azienda inconsistente che rimpalla le responsabilità e nei fatti non ha mai riscontrato le nostre richieste. Cosa accadrà ora ai tanti modenesi che hanno prestazioni in corso, che hanno versato acconti, che hanno avviato dei finanziamenti (spesso importanti) per attività che non saranno probabilmente effettuate? 

La sede di Carpi è chiusa, come tutte le sedi italiane. In tutte le sedi un messaggio anonimo, identico per tutti, informa di ritentare la chiamata in un altro momento.

Resta l’amarezza, soprattutto a Modena, per la possibile ripetizione di un nuovo caso Idea Sorriso. E’ passato un anno, e nessuno ha considerato quella vicenda vergognosa degna di attenzione. Tutto è come prima, tutto può ripetersi. Inutili i tentativi di sollecitare l’interesse di chi dovrebbe introdurre limiti all’azione di soggetti come Idea Sorriso, i cui proprietari peraltro continuano ad agire indisturbati dopo aver truffato migliaia di persone. Federconsumatori Modena è a disposizione dei tanti modenesi coinvolti in questa nuova, brutta vicenda.

 

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