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Greco: “Io in campagna elettorale dico quello che voglio”, scontro serrato con Siena

da | Giu 19, 2020 | Mirandola | 0 commenti

MIRANDOLA – Il Consiglio Comunale del 15 giugno 2020 ha visto, tra gli altri, un botta e risposta serrato tra due dei partecipanti, il Sindaco Alberto Greco e il consigliere Giorgio Siena, che hanno dibattuto senza esclusione di colpi. Da una parte di Siena, un fuoco di fila di domande, dall’altra Greco, che ha risposto per le rime. Siena ha riportato anche sulla sua pagina il dialogo, che potete leggere qui di seguito:

IL GRECO-PENSIERO SULLA UNIONE: Nel Consiglio Comunale del 15 giugno ho rivolto alcune domande al Sindaco di Mirandola, Alberto Greco e ho avuto le risposte sotto sintetizzate, alla sostanza.

SIENA: Perché la Lega non ha proposto l’uscita dalla Unione in campagna elettorale? Se la pensava un ente inutile e irriformabile?

GRECO: Quando è iniziata la campagna elettorale l’Unione non sapevo neppure cosa fosse, la campagna elettorale la gestisco io e dico quello che voglio, sono stato votato a Mirandola non in altri comuni.

SIENA: Perché ha accettato di leggere un programma della Unione scritto in prevalenza dal Centro Sinistra sapendo che quel programma non lo condivideva o non avrebbe mai realizzato?

GRECO: Perché il programma doveva essere condiviso con il centro sinistra (funziona così il politichese) e doveva essere un compromesso.

SIENA: Perché quando si è fatto eleggere presidente non ha detto che, come condizione per restare nella Unione, avrebbe richiesto il conferimento di tutti i servizi da parte di tutti e /o la fusione dei comuni?

GRECO: Ci ho provato ma non ero ascoltato, volevamo nominare un consulente ma poi costava troppo non hanno voluto, chiedevo il completamento dei servizi ma non ho avuto collaborazione e ascolto. Poi c’è stato il Covid e l’Unione è passata in secondo piano. Mirandola ha perso l’Ospedale, la Cispadana non può perdere anche il Comune e conclude il ragionamento con i bollini gialli (dipendenti rimasti al comune – pochi) e quelli blu (dipendenti passati in Unione – molti); io devo impegnare il mio tempo a Mirandola dove sono stato eletto e non per l’Unione.

SIENA: Intende restare per i prossimi 6 mesi a presiedere, si fa per dire, una Unione della quale è da questa sera è nemico? Intende assumersi la responsabilità di fare non solo il male di Mirandola ma anche dei cittadini incolpevoli dei comuni della Bassa Modenese? O darà, come sarebbe giusto, già dopo i prossimi consigli le dimissioni?

GRECO: La giunta della Unione è acefala, nessuno comanda. Resterò presidente fino a quando Mirandola sarà in Unione (quindi fino al 31 dicembre 2020 N.d.R.).

COMMENTO PERSONALE. Per cultura politica personale sono lontano da logiche manichee in cui la ragione è da una parte è il torto dall’altra. Ma credo sia facile vedere come i problemi, pane quotidiano della politica, si immaginano risolvibili con l’isolamento, la rottura e la separazione. Io penso che questo non farà il bene di Mirandola, e questa immaturità politica sarà alla fine un prezzo da pagare.

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