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Mirandolexit, Menozzi: “Perplessa e preoccupata, le ricadute sui cittadini saranno gravi”

da | Giu 9, 2020 | Concordia | 0 commenti

CONCORDIA SULLA SECCHIA – “Perplessa e preoccupata, le ricadute sui cittadini saranno gravi” L’assessora di Concordia interviene sulla questione dell’uscita di Mirandola dall’Unione Area Nord: il piano, predisposto dall’amministrazione comunale di Mirandola potrebbe essere già messo al voto il 15 giugno

Da qualche giorno c’è nell’aria la crisi dell’equilibrio dell’UCMAN che mi preoccupa molto e, se si proseguirà su questa strada, gli esiti graveranno solo e soltanto sui cittadini.

Vorrei sottolineare due aspetti, partendo da alcune dichiarazioni dei giorni scorsi.

CENTRI ESTIVI
Il Presidente Greco ha parlato di ostacoli organizzativi dei centri estivi da parte dell’Unione, di cui egli stesso è Presidente. Già così sembra paradossale. Il Sindaco di Mirandola si sente ostacolato da un’Ente di cui egli è Presidente.

Nessuno ha mai inteso ostacolare il percorso di avvio dei centri estivi.

Il percorso di definizione è iniziato i primi di Aprile attraverso una condivisione con il tavolo degli assessori all’istruzione, compreso quello di Mirandola, per arrivare a fine maggio/primi di giugno con la partecipazione dei gestori di tutti i centri estivi aggiudicatari di una manifestazione pubblica dell’Ucman. Ho partecipato in qualità di Assessore a tutti quei tavoli e gli obiettivi comuni, così come le preoccupazioni e le difficoltà, sono state chiare fin dall’inizio per tutti. Sono stati fatti incontri frequenti e tutti ci siamo fatti carico di un importante sforzo organizzativo per realizzare il tutto il prima possibile ma in totale sicurezza, secondo quanto indicato dalla Regione. I protocolli regionali sono stati condivisi il 26 maggio, con un’ultima modifica il 2 giugno. L’avvio, che è stato previsto e condiviso per il 22 giugno, tiene in considerazione tutti gli adempimenti necessari per un avvio adeguato e sicuro del servizio. Quest’anno serve più tempo per l’individuazione del personale da parte dei gestori e tutti gli educatori/istruttori devono aver fatto un corso di formazione. I centri estivi hanno richiesto sforzi organizzativi maggiori agli anni passati per garantire la sicurezza di tutti e l’Ausl ha invitato tutto il personale coinvolto a fare l’indagine sieriologica, in modo da tutelare i bambini e le loro famiglie.

USCITA DI MIRANDOLA DALL’UNIONE.
In attesa di vedere lo studio sulle conseguenze che comporterà l’uscita di Mirandola dall’Unione (studio di cui si parla nell’articolo della Gazzetta di Modena), mi faccio molte domande. Ma ne voglio palesare soltanto una, per evitare di dilungarmi oltre.

In un periodo di estrema crisi e fragilità organizzative dettate dal Covid, come è possibile pensare in questo periodo a uno scossone politico e soprattutto organizzativo come l’uscita dall’Unione?
Si è in grado di immaginare la complessità di una riorganizzazione di tutti i servizi (scolastici, sociali, assistenziali, polizia municipale, ecc.) che Mirandola e tutti gli altri comuni dovrebbero affrontare?

Quali sarebbero le conseguenze economiche, amministrative, tariffarie, per tutti i cittadini di una scissione di questa portata, in questo momento storico?

Siamo in un periodo di crisi economica e sociale causata dal Covid in cui l’Unione dovrebbe compattarsi ed efficientarsi realmente, per traghettare questo periodo così complesso. Per il bene dei suoi 84mila abitanti.

Si dovrebbe lavorare senza sosta e senza dubbi alla ripartenza dell’anno scolastico a settembre, garantendo i servizi essenziali alle famiglie, forse trovare nuovi spazi e modalità, pensare ai sostegni per le situazioni di fragilità economiche in cui versa un numero crescente di nuclei famigliari o monogenitoriali.
Discutere ancora più concretamente di sanità, di ospedale, di assistenza agli anziani e alla disabilità, di assistenza domiciliare. Progettare eventi culturali condivisi.
Senza dimenticare il tema della sicurezza o tutto quello di eccellente che c’è in virtù di questa Unione.
E un Unione compatta ha un peso differente anche in Regione per i temi della ricostruzione, della viabilità e del sostegno al commercio, giusto per citarne alcuni.

Da soli si va più veloci. Senza dubbio.
Ma insieme si va più lontano.

Qual è il VERO beneficio di questa uscita?
Resto perplessa e molto preoccupata.

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